17 Luglio 2020
Nella riforma del fisco "non ci sarà la reintroduzione dell'Imu prima casa e nessun meccanismo che porti a un aumento delle addizionali". Così il ministro dell'economia Roberto Gualtieri nel suo intervento al XVIII Congresso delle Autonomie Locali Italiane. Obiettivo principale della riforma è "la riduzione della pressione fiscale sul lavoro attraverso il contrasto a evasione e elusione".
"L'Italia è un Paese aperto agli investitori internazionali - osserva il Ministro - Basta leggere quei giornali dove alcuni commentatori un po' frettolosi esprimono preoccupazione e si parla di forti interessi da parte degli investitori internazionali per alcuni progetti di sviluppo del Paese".
"Avere una politica economica con degli obiettivi chiari di sviluppo e di modernizzazione - aggiunge Gualtieri - è un elemento di attrattività degli investimenti ed è quello che vogliamo fare in questo grande patto per lo sviluppo, che deve vedere coinvolti le politiche pubbliche e l'impresa e deve vedere anche negli enti locali un grande protagonismo".
"Abbiamo ripreso il lavoro sulla riforma fiscale, che era in corso prima dell'emergenza Covid". "Si era costituito un gruppo di lavoro al Mef - spiega ancora - che aveva avviato il suo lavoro sulla base, peraltro, di quello che noi nel primo tassello di riforma fiscale che abbiamo già varato". Un intervento "limitato ma non irrilevante - sottolinea - e tra pochi giorni 16 milioni di lavoratori avranno un aumento di stipendio in busta paga" con un "primo modulo di riforma che a regime vale 7 miliardi di euro all'anno".
Gualtieri ritiene tuttavia che non sia sufficiente: "Non è sufficiente e per questo avevamo avviato il lavoro che adesso è ripreso. Contiamo anche sulla diretta partecipazione del presidente del Consiglio per convocare il tavolo sulla riforma fiscale e accelerare il lavoro".
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