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Zanardi, diverse le perizie: 'Il tir avrebbe sterzato leggermente nella corsia opposta'

13 Ottobre 2020

Zanardi, diverse le perizie: 'Il tir avrebbe sterzato leggermente nella corsia opposta'

Alex Zanardi (fonte: LaPresse)

Caso Zanardi, battaglia di perizie: il tir avrebbe invaso leggermente la corsia

A distanza di mesi dal tragico incidente di Alex Zanardi, la domanda che continuano a porsi i periti della Procura di Siena continua ad essere: dov'era il tir guidato da Marco Ciacci, al momento unico indagato per lesioni colpose gravissime, al momento dell'urto con la handbike che andava a 50 km/h?

La consulenza tecnica dell'ingegnere Vangi, perito della Procura, è che l'autotreno Iveco Magirus contro il quale il 19 giugno scorso l'ex pilota di Formula 1 si scontrò avrebbe "invaso leggermente la corsia opposta" mentre saliva dalla strada provinciale 146 in provincia di Siena tra San Quirco d'Orcia e Pienza, che Zanardi percorreva nell'altra direzione. La consulenza è stata realizzata sulla base di rilievi tecnici e di alcuni estratti di un video girato da un operatore che seguiva la staffetta benefica.

L'autotreno, stando a quanto afferma la perizia di Vangi, al momento dello scontro viaggiava a 38 km orari sulla sua corsia di marcia. Tuttavia, poco prima aveva fatto uno spostamento sulla corsia opposta. L'ingegner Vangi concorda tuttavia nella documentazione consegnata al magistrato con l'ipotesi avanzata dal perito della difesa di Ciacci, l'ingegnere Mattia Strangi, ovvero sul fatto che la leggera invasione della carreggiata opposta ci può essere anche stata ma non ha avrebbe avuto "un nesso casuale con la reazione di Zanardi che ha portato alla sua caduta".

Secondo Mattia Strangi, professore di ricostruzione dei sinistri stradali all'Università di Bologna, la posizione del camion in quel punto della mezzeria, dopo una curva, sarebbe stata "fisiologica per quel tipo di mezzo e per quella strada e non è quella, comunque, che ha causato il movimento di Zanardi". "La posizione dell'autotreno in quel punto non ha un nesso causale con la deviazione attuata da Zanardi  perchè comunque l'ex pilota avrebbe attuato la medesima manovra anche qualora l'autotreno si fosse trovato anche a una manciata di centimetri più a destra. Pertanto la reazione di Zanardi è stata determinata dalla presenza del camion e non dall'eventuale infrazione dell'autista" conclude Strangi.

Opposta è la consulenza dell'ingegner Cavallin di Padova, il perito incaricato dalla famiglia Zanardi, secondo il quale proprio il fatto che il camion si sarebbe spostato sulla corsia opposta avrebbe comportato la brusca sterzata di Zanardi che poi lo ha fatto finire contro il tir. Da tutte e tre le perizie è escluso che lo stato del manto stradale, che era buono nel punto dell'incidente, possa aver avuto un qualche ruolo nell'accaduto.

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