26 Settembre 2025
L'alpinista polacco Andrzej Bargiel, 37 anni, ha compiuto un’impresa senza precedenti: è diventato il primo uomo a scalare il Monte Everest senza ossigeno supplementare e a scendere dalla vetta fino al campo base con gli sci, senza mai togliersi gli sci né ricorrere a corde fisse.
Bargiel ha affrontato oltre 16 ore nella cosiddetta “zona della morte”, situata sopra gli 8.000 metri, dove l’aria contiene solo un terzo dell’ossigeno presente al livello del mare. In queste condizioni, ogni passo diventa una sfida contro il tempo e contro il proprio corpo. Dopo aver raggiunto la vetta il 22 settembre 2025, ha pernottato al Campo 2 e il giorno seguente ha completato la discesa tra seracchi e ghiacci del Khumbu.
In passato, altri alpinisti avevano tentato discese con gli sci dall’Everest, ma nessuno era mai riuscito a compiere una discesa integrale senza ossigeno supplementare. Lo sloveno Davorin Karničar, nel 2000, fu il primo a scendere con gli sci dalla vetta al campo base, ma con l’ausilio di bombole. Bargiel ha superato quel limite, portando a termine una linea continua e pulita dalla cima del mondo fino ai 5.300 metri del ghiacciaio del Khumbu.
Già noto per la sua discesa dal K2 nel 2018, Bargiel ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei pionieri dello sci estremo in alta quota. Nato a Łętownia, in Polonia, è cresciuto tra i monti Beskides e ha fondato il progetto Hic Sunt Leones, con l’obiettivo di esplorare le terre ancora inesplorate dell’alpinismo moderno.
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha celebrato l’impresa sui social con il seguente messaggio: “Il cielo è il limite? Non per i polacchi!”.
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