24 Novembre 2025
Torino, 24 nov. (askanews) - Sergio Castellitto ha presentato al Torino Film Festival nella sezione Zibaldone, "Zorro - Un eremita sul marciapiede" in anteprima mondiale, che ripercorre il tour del suo spettacolo riportato in teatro dopo molti anni, un monologo, scritto da sua moglie Margaret Mazzantini, su un uomo che perde tutto e si ritrova sulla strada. "C'è una frase bellissima nella prefazione che Margaret scrisse al testo e dice: perché in ogni vita ce ne è almeno un'altra, ma forse non la sapremo mai, perché nello 'sliding door abbiamo scelto di andare di là piuttosto che di là" ha spiegato il regista e attore.
Castellitto ha ritrovato il manoscritto quasi per caso mentre c'era il Covid e la solitudine messa in scena in qualche modo è stata diversa, ha spiegato. "La seconda messa in scena, che peraltro è anche molto più essenziale della prima, in qualche modo ha sicuramente subìto quella solitudine che avevamo messo in scena, che tutti abbiamo vissuto dopo l'esperienza terribile del Covid. Per cui sicuramente è cambiato qualcosa, non è cambiata l'anima e la natura stessa del personaggio, che è sempre la stessa e che è modernissima, perché 25 anni fa, quando l'ho fatto la prima volta, la solitudine era un problema, oggi la solitudine è una tragedia".
L'idea di riprendere lo spettacolo è venuta quasi da sé: "Per un piacere personale, per un'esigenza di lasciare un testamento artistico, una testimonianza filmata, come si dice, anche se non è una ripresa teatrale dello spettacolo, è tante cose: è l'attore che si spoglia, che pensa, che vede, guarda se stesso, poi insomma io non ho fatto ragionamenti prima, ho fatto e basta, poi ci siamo messi lì a montare, ed è venuta fuori questa cosa che è un oggetto per me, almeno per me, molto prezioso, umanamente molto prezioso" ha dichiarato.
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