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Festival di Venezia, Alessi: “Clooney amorevole col pubblico; Emilio Fede, morte in rsa amato dalle figlie”

Il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi: “Artisti tricolore, imparate l’umiltà da Clooney; Emilio Fede, l’ultimo nostro incontro una settimana fa nella RSA San Felice“, l’intervista al GdI

03 Settembre 2025

Durante la 82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, alla cena di gala con premiazione di Cine Award 2025, presso la Terrazza Campari, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:

“Leone alla carriera per George Clooney, non tanto per i film meravigliosi che ha fatto, ma per la simpatia, la piacevolezza, l’educazione che ha avuto qui, con le persone che sono venute al Festival. Ma parlo soprattutto delle persone normali, sono il presidente dell’Associazione Amici del Cinema, come tale posso dire che lui, veramente, è amorevole nei confronti di chi va al cinema, al di là del circolino, come qualcuno lo chiama. Ha dato una grande lezione di umiltà, di simpatia ai nostri artisti.
Perché, purtroppo, non riesco a capire come mai gli artisti italiani del giro del cinema sono così antipatici. Speriamo che riescano ad imparare da questi, che poi vanno agli Oscar, fanno dei film che sono conosciuti oltre a Lugano, perché purtroppo sono rarissimi i film italiani che vanno all’estero, magari qualcosa potrebbe anche cambiare: datevi una regolata cari artisti tricolore!

Dei film di questo festival, vorrei sottolineare quelli prodotti da Andrea Iervolino, che sono legati ai grandi marchi automobilistici, che hanno fatto grande l’Italia. Parlo della Ferrari, della Bugatti, prodotta in Francia però inventata da un italiano. Parlo della Lamborghini, sono questi grandi grandi marchi, sono delle grandi fiction, dei grandi docufilm, molto molto molto interessanti. Soprattutto, un investimento per qualcosa che è solo nostro, perché l’alta qualità la sappiamo fare solo noi italiani, ricordiamocelo.

Emilio Fede, in merito alla sua morte, vorrei ricordare che molti lo hanno preso sottogamba, ha fatto dei grandi errori nel corso della sua carriera e della sua vita personale. È stato un grande, sottolineo un grande giornalista, un maestro di giornalismo, e noi dobbiamo riconoscerlo sempre, questo. Quando sento delle persone che fanno delle battutine, perché è stato ripreso da Striscia, forse perché il suo nome è stato coinvolto in fatti di cronaca molto antipatici... Emilio Fede è stato un maestro, non dimentichiamocelo.

Il suo giornalismo popolare hai insegnato e continua ad insegnare ancora oggi. Io l’ho visto fino ad una settimana fa, perché vado spesso in una RSA dove era ricoverato.  Qualcuno ha detto che era abbandonato, non è vero: lui mi diceva sempre che lì era andato per vivere e non per morire.

Ha vissuto molto bene nell’amore delle sue figlie, nell’amore di chi gli era accanto, assistito 24 ore su 24, in una residenza che si chiama residenza San Felice. È proprio dietro alla Mondadori, con cui lui ha fatto anche dei libri, insomma ha vissuto bene fino alla fine.

Certo, invecchiare, soprattutto ovviamente fino a 94 anni, non si può pensare di stare sempre benissimo. Però era entrato in quella struttura in sedia a rotelle, credo che sia morto quasi sulle sue gambe. Dico quasi, nel senso che si aiutava con un deambulatore, però era molto presente e molto contento di vivere. Ovvio che poi, a un certo punto, la vita si abbandona, però lui l’ha abbandonata questa vita con una carezza sul cuore di chi lo amava.”

Nel pomeriggio, presso la Terrazza Atlas Concorde dell’Hotel Excelsior, si è svolta la cerimonia pomeridiana del Cine Award 2025, condotta da Beppe Convertini. Sono stati consegnati gli Italian Excellence in International Films Award 2025, destinati a famiglie e marchi che hanno contribuito a diffondere il Made in Italy attraverso il cinema. Premiata la famiglia Lamborghini, con la presenza di Elettra Lamborghini a ritirare il riconoscimento, la famiglia Maserati, con il premio ritirato da Fabia e Manuel Maserati. Fabia, nipote, e suo figlio Manuel, pronipote di Ernesto Maserati, hanno accolto il riconoscimento consegnatogli da Annie Bezikian, interprete di Maserati: The Brothers.
I riconoscimenti sono andati anche ad Andrea Iervolino, Bobby Moresco, Premio Oscar 2006, alla famiglia Ferrari, alla Famiglia Bugatti. 

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