07 Ottobre 2025
Roma, 7 ott. (askanews) - Vinitaly.USA chiude la seconda edizione al Navy Pier di Chicago, in un'atmosfera positiva percepita dagli operatori e dai produttori. 250 le aziende espositrici (il 20% in più dello scorso anno, per 2.000 etichette) che dopo le turbolenze dei mesi passati hanno potuto cogliere indicazioni e suggerimenti per affrontare il primo mercato per l'export del vino italiano (1,9 miliardi di euro in valore) in una fase di cambiamento epocale.
In prima fila i territori, come conferma Pierpaolo Pirone (dell'Antica Tenuta Palombo) in rappresentanza dei vini del Lazio.
"Il nostro obiettivo - dice Pirone - è quello di posizionare la Valle di Comino come una delle nuove capitali del vino laziale. E iniziative come Vinitaly USA ci dimostrano che questa visione è possibile. Qui a Chicago, il Lazio si racconta attraverso la nostra storia, i nostri vigneti e la nostra passione".
Sul tavolo anche il coinvolgimento dei giovani consumatori, nativi digitali, che interagiscono principalmente online. Valorizzando le storie autentiche e le connessioni con lo stile di vita più del prezzo. Evidenziata l'importanza della visibilità: se un marchio di vino non è presente online o nei contesti giusti, per questi consumatori più giovani è come se non esistesse.
Dunque Storytelling, engagement digitale e valorizzazione dei vitigni autoctoni, dei quali l'Italia è ricca e rappresenta un unicum al mondo, sono le maggiori opportunità per i vini italiani negli USA, così come un approccio unificato e coerente nel marketing, nella comunicazione e nella distribuzione diventano leve fondamentali per cogliere le opportunità sia immediate che a lungo termine.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia