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Vaccino Covid AstraZeneca, VIDEO choc riunione Cts 11 giugno 2021, dottor Rezza: "State bloccando tutto per la morte di una sola ragazza"

La ragazza era la 18enne Camilla Canepa, morta il giorno prima a causa di una trombosi venosa scatenata dall'inoculazione della prima dose del siero AstraZeneca

05 Settembre 2025

Nuovo video emerso dalle indagini della Commissione parlamentare sul vaccino Covid, questa volta risalente all'11 giugno 2021, il giorno dopo la morte della 18enne ligure Camilla Canepa per una trombosi post vaccino dovuto all'inoculazione, 15 giorni prima, del siero AstraZeneca. Il dottor Giovanni Rezza è intervenuto inviperito nei confronti degli altri membri del Comitato Tecnico Scientifico: "State bloccando tutto per la morte di una sola ragazza", mostrandosi completamente incurante rispetto agli allarmi che arrivavano da tutto il mondo e dal Cts stesso sui pericoli del vaccino AstraZeneca nei giovani e negli under 60.

Vaccino Covid AstraZeneca, VIDEO choc riunione Cts 11 giugno 2021, dottor Rezza: "State bloccando tutto per la morte di una sola ragazza"

Tornano a far discutere le circostanze della morte di Camilla Canepa, la diciottenne ligure deceduta il 10 giugno 2021 dopo aver ricevuto il vaccino Covid AstraZeneca. A distanza di anni, spuntano verbali e registrazioni che riportano le parole scambiate durante una riunione del Comitato Tecnico Scientifico, il giorno successivo al decesso.

Nel corso dell’incontro dell’11 giugno 2021, Giovanni Rezza, allora direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ha detto: Una persona blocca un consesso di 11 persone, c’è una ragazza che è morta e stiamo bloccando tutto solo per lei.

Immediata la reazione di un altro membro del Cts, Fabio Ciciliano, che ha risposto con fermezza: Gianni, non te lo permetto, non mi fare alzare la voce, perché se si fosse lavorato in un modo diverso, lei non sarebbe morta.

Negli ultimi mesi sono emersi studi e video che confermano come, già nelle riunioni interne, diversi membri del Cts avessero sollevato dubbi sull’uso di AstraZeneca sotto i 60 anni. Documenti e testimonianze mostrano che si era consapevoli dei rischi collegati a questa fascia d’età, ma nonostante ciò si proseguì con la campagna vaccinale anche tra i più giovani, scelta che oggi appare ancora più controversa alla luce delle tragedie avvenute.

Gli stessi verbali Cts sembrano confermare la tensione interna all’epoca, con voci discordanti sulle scelte da adottare. Per alcuni, quel giorno rappresentò un momento di consapevolezza tardiva: la consapevolezza che decisioni diverse avrebbero potuto salvare la vita a Camilla.

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