04 Marzo 2024
Fabio Duranti nel suo consueto appuntamento quotidiano dai microfoni di Radio Radio torna a parlare del caso di Camilla Canepa le 18enne morta subito dopo la dose del vaccino AstraZeneca. Censurabile il comportamento di certa stampa.
Abbiamo un pò di esempi di quello che è avvenuto in quegli anni ed è di quello dell'affidabilità dei mezzi di comunicazione dominanti che vogliono però autocertificarsi. I migliori vogliono autocertificarsi come fossero i depositari della verità. Io vorrei ricordare che all'epoca tutti quanti scrivevano, per esempio quotidiano della sanità, che il vaccino di AstraZeneca era sicurissimo scusate possiamo vedere quotidiano della sanità che dice il vaccino sicurissimo? L'Aifa e le aziende intervengono per rassicurare istituzioni, cittadini, Piemonte sospende vaccinazioni. Comunque, insomma, tutte queste grandi rassicurazioni poi dopo cosa accade? Accade che muore una ragazza Camilla Canepa ve la ricordate? Muore questa ragazza e qualcuno ha cominciato, la famiglia ha iniziato, subito, a porsi delle domande ad avere dei dubbi io ricordo anche con Sergio abbiamo subito fatto delle trasmissioni in questo senso perché lui chiamava una volta a settimana persone, non nella sua area social, a parlare lo faceva anche con me, Sergio, e abbiamo discusso moltissimo di questa cosa questa povera ragazza diciottenne, bella ragazza, brillante e che aveva una vita davanti, una vita meravigliosa davanti guardava il futuro. Ed è scomparsa così improvvisamente. Cosa hanno fatto i giornali? Non è che sono andati a fare i giornalisti? Non sono andati a fare quello che noi abbiamo sempre fatto cioè, prima di aprire bocca davanti a questo microfono, o prima di alzare la penna o la tastiera del vostro maledetto computer, dovete studiare e raccogliere l'informazione e verificarla. E invece voi, disonorando la memoria di una giovane ragazza di 18 anni che era morta perché gli avevano detto che era tutto sicuro, cosa avete scritto? Questa roba che io adesso faccio rivedere. Ma perché? Ma perché questa gente qui ancora scrive sui giornali? Domando, perché questi giornali non hanno avuto una sanzione, dalle nostre autorità, dall'Ordine dei giornalisti, cosa hanno scritto? Vediamo Repubblica. Camilla era affetta da una malattia autoimmune familiare che determina carenza di piastrine. Dalle cartelle cliniche acquisite emerge un aspetto. Non è vero, era una bufala. Vediamo. Lo scrive anche il Corriere della Sera: Camilla Canepa soffriva di una malattia autoimmune del sangue e assumeva una doppia terapia ormonale. Falso. Andiamo avanti ancora. Perché? Che ti pareva che ti mancava Open? Capirai. Dopo parleremo dei famosi fact checker, ma non lo diremo noi, ce lo facciamo dire dagli esperti veri, quelli americani. Dove nasce il fact checking e anche dove viene pagato il fact checking. Dopo lo vediamo dopo, però. Camilla, la ragazza morta dopo AstraZeneca, soffriva di patologia autoimmune. Falso. Avete disonorato questa ragazza, tant'è che poi c'è stato un procedimento penale e alla fine i periti nominati dal tribunale cosa dicono? Per i periti sempre sugli stessi giornali che avevano scritto no quelle altre cazzate di prima. Per i periti Camilla Canepa era sana. Morte causata da effetto avverso del vaccino. Ecco. Infatti poi anche quello stesso farmaco è stato ritirato possiamo vedere dopo che era stato detto no guardate e vediamo un pò. E gli altri, le altre immagini che avevamo preparato perché i giornali dicevano eccolo qua vedi AstraZeneca. Agli under 55 insegnanti, poliziotti nelle carceri, tutti via, giù poi dopo un pò dice no anche a quelli sopra, anche agli over 65. Poi dopo un pò di tempo eccolo qua sospeso. Scusate ma Sergio, scusami Sergio. Sergio, tu sei un parlamentare, hai la bandiera dell'Europa dietro, e questo lo diciamo anche a Gianni che ci scrive, perché sei a Strasburgo, sei al Parlamento europeo noi comunque esistiamo in Europa. "L'Europa è nostra, è nostra l'Italia, è la nostra bandiera, ma anche quella europea perché noi comunque non possiamo staccarci fisicamente, noi dobbiamo recuperare il potere politico. Dobbiamo restituire alle persone per bene il potere politico all'interno dell'Europa? No, facciamo queste lotte inutili che non servono a nulla". E per chiudere Sergio questi documenti che abbiamo rivisto stamattina adesso ci fanno capire come i media dominanti abbiano ingannato e nessuno ha pagato per questo. E allora le voci di spirito critico come la tua, da politico o la nostra da divulgatori, da informatori invece che essere bullizzati, cancellate, demonizzate. Ok, bannate come si dice oggi, censurate. Io spero che almeno i cittadini si accorgano di questo, almeno i cittadini, perché non possiamo pretendere che il potere se ne accorga ma i cittadini. Ma da Fabio so che a qualcuno dei suoi ascoltatori dà fastidio vedere le bandiere dell'Europa ma noi in Europa ci siamo e quello siamo perché vogliamo. Vogliamo cambiare questa Europa per riportarla vicino ai cittadini e alle imprese, per riportarla a quello che era lo spirito dei padri fondatori. Quindi siamo qui per cambiare l'Europa, non per adeguarci. Non a caso io mi definisco deputato italiano al Parlamento europeo, perché il mio compito non è solo quello di portare le posizioni dell'Europa in Italia, ma soprattutto di portare la posizione dell'Italia in Europa, per fare in modo da garantire anche la tutela dei nostri interessi nazionali. Ma nel merito di quello che è successo, non a caso io dicevo prima parlavo dei mezzi di disinformazione che sono funzionali, anche questo tentativo di censura e di minacce per fare in modo che le nostre voci vengano zittite. Non ci riusciranno mai e non ci riusciranno mai perché noi continueremo a combattere fino a quando non avremo verità e giustizia e quindi è inutile. Hanno tentato in tutti i modi di ghettizzare, di ridicolizzare, di impedirci di dire la verità e di chiedere veramente che ci dicessero come stavano le cose ma i mezzi di disinformazione erano e sono funzionali alla logica della del sistema e di conseguenza non dobbiamo spaventarci, dobbiamo essere noi le anime critiche aiutare le persone a uscire dall'ipnosi collettiva dentro la quale ci volevano portare tutti i mezzi di disinformazione lautamente finanziati dal dal potere, questo è quello che è successo ricorderete no. Quanti soldi sono stati dati ai mezzi di disinformazione perché aiutassero il potere a far veicolare il pensiero dominante? Noi non ci siamo fatti ipnotizzare non ci siamo fatti intimidire. E nei periodi in cui ricorderete, impedivano di potersi muovere, ci hanno tolto gran parte le nostre libertà individuali per tentare di piegarci. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai. Anzi, il nostro compito è quello di far aprire gli occhi a tantissime persone che magari, o per convinzione o per costrizione, sono state costrette a inoculare queste sostanze geniche sperimentali spacciate per vaccini. Ma adesso tanta gente si sta rendendo conto che è stata presa in giro e allora noi vogliamo continuare la nostra azione. Non riporteremo in vita quella povera ragazza, ma faremo in modo che non succeda ancora quello che è successo a quei poveri ragazzi che sono stati stroncati per aver creduto nella scienza o presunta tale. Noi non possiamo riportare in vita quei morti nelle forze dell'ordine tra la popolazione, non possiamo riportare in vita ma possiamo fare in modo che altri non seguano non subiscono le stesse angherie, gli stessi soprusi e violenze, che abbiamo subìto noi in quella fase di presunta pandemia. Questo è quello che dobbiamo fare. Non dobbiamo arrenderci. Liberté, egalité, fraternité, dicono i francesi. Beh, lo diciamo anche noi, è nella nostra Costituzione in modo diverso. Ma i concetti sono gli stessi tutta quella libertà, quell'uguaglianza e quella fraternità che è mancata in questi anni, perché ognuno si è fatto gli affaracci propri e anche quelli non solo dell'Europa ma anche di Paesi stranieri. E Sergio non è così noi dobbiamo recuperarla. Ma non puoi recuperare se non puoi recuperarla. Protagonisti Esatto, Protagonisti. Per esserlo significa che più persone come e come l'onorevole Berlato dovrebbero andare lì. No, non c'è tanto che votiamo a fare, qualcuno ci scrive, perché tanto poi alla fine, ma non è vero, cercateli candidati giusti ci sono ci sono. E se no? E allora noi alziamo la bandiera bianca, diciamo no, quello fa schifo, sicuro fa schifo, ma tu però te ne stai a casa, qualcun altro verrà eletto e quello poi ti imporrà. Manu militari, manu militari va bene quello che vuole, comprese le tasse sulla tua casa, magari te la porterà via. Vai a comprare il pane costa 10€, magari al chilo, che noi oggi ci sorridiamo, ma noi avremmo sorriso pure quando se ci avessero detto qualche anno fa che il pane sarebbe costato tre 4€ al chilo, noi avremmo riso, no? Ecco come ridiamo, ma guardate che ci si arriverà. Quindi noi dovremmo riportare nella politica le persone per bene. Tutto qui. Questo è il nostro dovere di cittadini, non quello dire va bene tutto uno schifo ma non ci vado a votare e tu non ci vai. Ma gli altri sì però. Eh no Sergio, questo è un concetto, ma va chiarito. Va chiarito, va chiarito, va chiarito questo perché tanti che la pensano come noi dicono no, io non vado a votare perché così faccio un dispetto rispetto a questa Europa ma in realtà sempre 705 parlamentari vengono eletti attraverso le elezioni del 08/09 di giugno e quindi se non andiamo noi a votare i nostri, perché possono continuare a combattere le nostre battaglie, e se noi boicottiamo i nostri rappresentanti comunque verranno eletti gli altri Verdi, anche le voci fuori dal coro come si dice e staranno a casa per effetto dei nostri che anziché sostenere i loro rappresentanti, daranno spazio agli altri rappresentanti del pensiero dominante che avranno terreno spianato per continuare ad andare ipnotizzare le persone. La prossima settimana ne riparliamo di questo, perché è incredibile. Va bene, ci vediamo la prossima settimana prima dell'evento, così facciamo un ultimo aggiornamento e poi quando la parola dell'onorevole Berlato coincide con la mia, non significa nostri del suo partito, o di un partito, significa di persone per bene qualunque partito essi siano è giusto no Sergio? Io credo di aver interpretato bene le tue parole. Ognuno al di là delle proprie simpatie politiche, scelga le persone giuste da mandare, è quello il punto. Altrimenti quello non è che deve essere dell'1 o dell'altro. Scegliete le persone giuste.
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