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Staiano, SIP: "Denatalità, debolezza demografica, economica e sociale. Vaccino Covid? Non sono a conoscenza di effetti avversi"

Annamaria Staiano, Presidente SIP: "Il tasso di natalità in Italia nel 2022 è di 393.000 nati, circa 194.000 in meno rispetto alla crisi economica del 2008 e, addirittura, meno della metà degli anni 60, quando nascevano circa 1 milione di bambini per anno". L'intervista a Il Giornale d'Italia

11 Maggio 2023

Annamaria Staiano, già Professoressa Ordinaria di Pediatria presso l’Università di Napoli Federico II, oggi alla Presidenza della SIP (Società Italiana Pediatria), in occasione degli stati generali della natalità, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia


“L’Italia rappresenta la nazione europea con il più basso tasso di natalità, ed il secondo Paese al mondo solo dopo il Giappone. Quindi, una debolezza demografica, che corrisponde anche ad una debolezza economica e sociale.

Il tasso di natalità in Italia nel 2022 è di 393.000 nati, circa 194.000 in meno rispetto alla crisi economica del 2008 e, addirittura, meno della metà degli anni 60, quando nascevano circa 1 milione di bambini per anno. Certamente, dobbiamo fronteggiare questa problematica, per avere una società in futuro sostenibile, anche dal punto di vista economico, perché i dati Istat fanno vedere come il numero di lavoratori per pensionato si riduce notevolmente.


Per avere una sostenibilità del sistema pensionistico, noi abbiamo bisogno di 1.5 lavoratori per pensionato. Oggi siamo a 1.4 e si prevede che nel 2030 si scenda intorno ad uno. Quindi dobbiamo pensare ai bambini oggi, per permettere anche una migliore sopravvivenza degli adulti di domani.


Esiste tutto un calendario in Italia, con le vaccinazioni obbligatorie e le vaccinazioni raccomandate. Mentre per quelle raccomandate, come dice il termine, i genitori possono prendere la decisione di praticare le dosi vaccinali, per quelle obbligatorie è necessario, per prevenire la diffusione di epidemie, che sono difficili da gestire. Basti pensare ora il morbillo, nel Regno Unito, c’è una ricomparsa di un’epidemia di morbillo, forse per una bassa copertura vaccinale. Quindi, dobbiamo essere sensibili alle infezioni emergenti e riemergenti, la sensibilità viene dalla accuratezza dalla appropriatezza dell’applicazione del calendario vaccinale.
La vaccinazione COVID già c’è stata, ampiamente diffuso il messaggio, per tutti i tipi di infezioni ci sono delle indicazioni sui vaccini, che noi, come Società Italiana di Pediatria, continuiamo a sostenere.

Io, vi devo dire la verità, di questi eventi avversi importanti non sono tanto conoscenza, non ci sono eventi avversi maggiori rispetto a quelli riportati da altre vaccinazioni. Le indicazioni sono quelle, come dicevo, dell’Aifa, del Ministero, per quanto riguarda le fasce di età ed il tipo di vaccinazioni.“

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