31 Marzo 2025
Il delirio di Carlo Calenda, nel corso del suo intervento in chiusura del congresso di Azione del 30 marzo, ha evocato l’immagine di "un gruppo di volenterosi" italiani "composto da FI, noi, +Europa" e che comprende anche "un pezzo del Pd". A tenere assieme questa fazione poliedrica sarebbe il sogno di "una Nato Europea". In quest’ottica, il segretario di Azione si è rivolto direttamente ad alcuni esponenti Dem: "A Gentiloni, a Picierno, a Gori, a Nardella, a Sensi…", esortandoli a "costruire qualcosa che possa staccarsi e diventare una alternativa di sinistra che si può alleare con noi". Proprio Paolo Gentiloni si ritrova a essere oggetto della particolare predilezione di Calenda, che lo farebbe "premier domattina".
Esclusi dalla visione di Calenda sono Lega e Movimento Cinque Stelle, capeggiati da Matteo Salvini e Giuseppe Conte, che il leader di Azione considera "populisti". Allo stesso modo sono esclusi l’Italia Viva di Matteo Renzi, contro al piano per il riarmo europeo di Ursula von der Leyen dopo aver subito una "forte mutazione genetica", e quella parte del PD che fa riferimento alla linea seguita da Elly Schlein, a favore dell’Europa ma non degli investimenti in armi. Anche la premier Giorgia Meloni, "che è per il riarmo, ma non per l’Europa", viene tenuta fuori dai giochi
Dubbi o scetticismo sul piano di Calenda. Riccardo Magi (+Europa), sottolinea: "Ho visto una disponibilità inedita della Meloni, ma il dialogo si fa in Parlamento dove troviamo di solito un muro". Ed è il caso anche dei riformisti Dem esortati da Calenda, di cui si fa portavoce il senatore Alessandro Alfieri: "I riformisti del Pd continueranno a battersi con determinazione per un Pd plurale e con cultura di governo. Facendo esattamente il contrario di chi ci vorrebbe divisi".
Dal centrodestra, invece, il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri ha affermato: "Noi siamo i fondatori del centrodestra, chi ci ama ci segua. Noi non ’stiamo’ nel centrodestra. Noi ’siamo’ il centrodestra. Chi si sente alternativo a sinistre e grillini si confronti con noi e con i nostri alleati. Noi vogliamo un centrodestra sempre più largo. Il resto sono elucubrazioni. Il campo è il centrodestra. Chi vuol stare con noi si faccia avanti. Chi spera, tra commentatori e giornalisti tendenziosi, che accadano cose diverse vive fuori dalla realtà e spera che i propri favoriti, incapaci e perdenti, vincano per ingenuità e errori altrui. Il campo dei volenterosi è il centrodestra fondato da Berlusconi e oggi guidato da Fi, Fdi e Lega. Altri campi non ci riguardano e in realtà non esistono".
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