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Quirinale, Andrea Riccardi: "Onorato che il mio nome sia stato preso in considerazione"

Andrea Riccardi a Il Giornale d'Italia si smarca dalla lista dei candidati al Quirinale: "Non ho pensato a cosa farò da Presidente della Repubblica perché non penso sia il caso"

25 Gennaio 2022

Lo storico e accademico Andrea Riccardi è tra i nomi che circolano per la successione di Sergio Mattarella al Quirinale. Proposto dal Pd, che si è detto convinto del suo nome, Riccardi - ai microfoni de Il Giornale d'Italia - si è detto "onorato che il mio nome sia stato preso in considerazione". All'inizio, quella dello storico, è sembrato quasi una candidatura "per coprire" e "non bruciare" il vero nome su cui punterà il Centrosinistra. Tuttavia, Debora Serracchiani, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati, ha confermato che non si tratta di un nome di "copertura" ma di una possibilità concreta

Quirinale, Riccardi: "Onorato di essere stato preso in considerazione"

Andrea Riccardi, intervistato in occasione della presentazione del libro di Donatella Di Cesare "Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo", organizzato a Roma dal museo della Shoah, sa che le sue possibilità sono poche. Ma già essere nella lista dei possibili e papabili candidati "è un onore", e un onore non da poco. 

Alla presentazione del libro di Donatella Di Cesare "Se Auschwitz è nulla" erano presenti anche il Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, il direttore de L'Espresso, Marco Damilano, il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni e, appunto, Andrea Riccardi, invitato in veste di fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Naturalmente, l'attenzione si è concentrata, a fine serata, soprattutto su Riccardi, in quanto, il suo nome - come già accennato - è stato rilanciato dal Pd come possibile "erede" di Sergio Mattarella al Quirinale. La prima votazione per eleggere il nuovo capo dello Stato - conclusasi "in bianco" -, è andata peraltro in scena in contemporanea con l'evento. "Io sono solo onorato che il mio nome sia stato preso in considerazione. Sono contento di questo", ha principiato Andrea Riccardi braccato da Il Giornale d'Italia. "Non ho pensato a cosa farei se venissi eletto, ma non credo sia il caso", ha continuato, smarcandosi subito dalla corsa al Quirinale. Che sia umiltà, realismo o tatticismo lo staremo a vedere.

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