09 Ottobre 2025
Abbracci, sorrisi e strette di mano tra i mediatori: la diplomazia internazionale festeggia il raggiungimento dell’accordo sul “piano di pace” tra Israele e Hamas. Il risultato è frutto della mediazione congiunta di Qatar, Egitto e Turchia, sotto la supervisione diretta di Washington.
“Questo – ha dichiarato il presidente americano Donald Trump – è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d'America. Ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. Benedetti gli operatori di pace!”.
In un clima carico di tensione e speranza, il primo ministro del Qatar Mohammed al-Thani è stato fotografato mentre stringe la mano al maggiore generale israeliano in congedo Nitzan Alon, capo dell’amministrazione per gli ostaggi, nella sala delle trattative di Sharm el-Sheikh.
Le immagini, diffuse da diversi media arabi tra mercoledì e giovedì notte, segnano un momento di svolta simbolica e politica: esattamente un mese dopo il controverso “raid di Doha”, che aveva causato una crisi diplomatica senza precedenti tra Israele e Qatar, i due Paesi si ritrovano ora protagonisti della prima intesa concreta nel quadro del piano di pace americano per Gaza.
Le foto mostrano anche la presenza di Ron Dermer, ministro israeliano e consigliere di Netanyahu, del coordinatore per i prigionieri Gal Hirsch, e del consigliere speciale del presidente statunitense Steve Witkoff, figura chiave della diplomazia di Donald Trump in Medio Oriente.
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