13 Agosto 2025
Bagarre nel Parlamento neozelandese. La deputata dei Verdi Chloe Swarbrick è stata espulsa dall'aula per tre giorni per le sue accuse contro il governo su Gaza: "Tante chiacchiere ma niente azioni contro il genocidio, siamo senza spina dorsale".
Momenti di tensione ieri al Parlamento della Nuova Zelanda durante il dibattito sulla politica estera e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Chloe Swarbrick, co-leader dei Verdi, ha lanciato un duro attacco al governo, scatenando una reazione immediata.
“Finora Regno Unito, Canada, Francia e Australia si sono mossi concretamente. Il nostro governo? Solo chiacchiere e processi!”, ha esordito Swarbrick, con tono secco. “I diritti umani non dovrebbero essere condizionati. Non li otteniamo perché qualcuno decide che li meritiamo, ma perché siamo esseri umani!”
La deputata ha chiesto la ripresa del disegno di legge per imporre sanzioni a Israele: “Se solo sei dei 68 parlamentari del governo avessero un po’ di spina dorsale, potremmo stare dalla parte giusta della storia”, ha detto, indicando i banchi della maggioranza.
Il presidente della Camera, Gerry Brownlee, ha replicato: “È del tutto inaccettabile. Ritiri e si scusi immediatamente”. Swarbrick ha risposto senza esitazione: “No. Con piacere lascio l’aula”, provocando il voto dell’espulsione per tre giorni approvato dai parlamentari di maggioranza.
L’opposizione ha protestato, ricordando che in passato insulti simili non avevano comportato sanzioni così severe. Swarbrick ha concluso dalla porta dell’aula: “Questo non fermerà la nostra richiesta di giustizia. La Nuova Zelanda può fare di più per fermare le violazioni dei diritti umani a Gaza”.
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