27 Giugno 2025
La Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda hanno firmato venerdì un accordo di pace promosso dagli Stati Uniti di Donald Trump, volto a porre fine a decenni di ostilità e a milioni di vittime civili. La mediazione americana non sarebbe affatto disinteressata, visto l'occhio di riguardo che i due Paesi dovrebbero avere nei confronti statunitensi per l'approvvigionamento di minerali preziosi nell'area. Il tycoon intanto ha riportato sui social che questa è l'ennesima guerra che ha risolto nell'interesse mondiale, ma soprattutto degli Usa.
Il Ruanda e la Repubblica del Congo hanno firmato il 27 giugno alla Casa Bianca un nuovo accordo di pace mediato dagli Stati Uniti, volto ad archiviare le ostilità fra i due Paesi, in conflitto dal 1994, con il caso scatenante del genocidio degli Hutu moderati e dei Tutsi. Dal 1994 a oggi, le ostilità sono continuate senza sosta sia per ragioni legate alle rivalità etniche, sia per motivazioni correlate al controllo delle risorse naturali del Congo orientale, ricco di oro, diamanti, cobalto e coltan.
Con la dichiarazione di pace mediata dall'America, il Ruanda promette di ritirare le proprie truppe dalla regione congolese di Kivu entro 90 giorni. Inoltre, viene sancita la creazione di un meccanismo congiunto di sicurezza entro 30 giorni. Gli altri due obiettivi sono il disarmo con successiva reintegrazione dei gruppi armati e la promozione di un quadro economico regionale con investimenti in minerali critici.
Molti esperti e associazioni per i diritti umanitari la ritengono una pace fragile e "inutile", in quanto negli accordi non rientra l'M23, un gruppo di ribelli congolesi che danno battaglia contro il suo stesso esercito, probabilmente sotto il comando del Ruanda. Inoltre, non sono stati affrontati i temi dei gravi crimini accaduti nella regione, lasciando spazi di impunità a militari, milizie e ribelli.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato, durante un incontro alla Casa Bianca con i ministri degli Esteri di Congo e Ruanda: "Oggi la violenza e la distruzione hanno fine e l'intera regione inizia un nuovo capitolo di speranza e opportunità, armonia, prosperità e pace".
Sui suoi social, il deal-maker a stelle e strisce ha celebrato la tregua raggiunta: "Non riceverò un premio Nobel per la pace per questo, ma le persone sanno, e questo è quello che conta per me". Molti congolesi hanno visto l'accordo come un'opportunità per gli Stati Uniti di acquisire minerali critici necessari per la tecnologia, come il coltan, dopo che il loro governo ha chiesto a Trump un sostegno per combattere i ribelli.
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