02 Giugno 2025
A Boulder, in Colorado, c’è stato un attentato durante una manifestazione pro-Israele organizzata per commemorare gli ostaggi israeliani trattenuti da Hamas a Gaza. L’FBI ha subito aperto un’indagine definendo l’episodio come “un attacco terroristico mirato”.
A compiere l’assalto è stato Mohamed Sabry Soliman, 45enne di origini egiziane, presente illegalmente negli Stati Uniti dopo la scadenza del visto. L’uomo ha agito armato di un lanciafiamme artigianale e di bombe molotov, colpendo i partecipanti al corteo e causando ustioni a 8 persone, tutte di età compresa tra i 52 e gli 88 anni. Alcuni dei feriti sono stati ricoverati in condizioni gravi.
Secondo quanto riferito dagli agenti federali e dalla polizia locale, l’attentatore avrebbe urlato “Palestina libera” durante l’attacco. Dopo aver ferito i manifestanti, è stato arrestato e trasportato in ospedale per lievi lesioni riportate nella colluttazione con le forze dell’ordine.
L’episodio ha provocato il panico nella zona, costringendo le autorità a evacuare diversi isolati del centro di Boulder, un’area solitamente molto frequentata, soprattutto nei fine settimana.
Il governatore del Colorado, Jared Polis, ha condannato duramente l’accaduto: “Atti di odio di qualsiasi tipo sono inaccettabili. Il nostro Stato non tollererà la violenza né l’intimidazione”. Le indagini sono in corso per verificare se Soliman avesse eventuali contatti o legami con organizzazioni radicali.
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