100 droni da Kiev contro deposito munizioni russo a 500 km di distanza, le esplosioni attivano i sismografi, Zelensky: "Pronti a vittoria" - VIDEO

Kiev ha lanciato un'ondata di oltre 100 droni a quasi 500 km di distanza, oltre il confine russo, fino all'area di Toropets, riuscendo a colpire nella tarda serata del 18 settembre un importante deposito di munizioni e missili dell’esercito di Putin.

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Esplosioni attivano i sismografi

Le esplosioni in serie hanno prodotto un effetto tale da attivare i sismografi: la terra ha tremato come se si fosse verificato un terremoto. Incendi si sono diffusi per un'area di oltre 6 km di larghezza nella regione di Tver, dove vivono oltre 11mila civili. Nei mesi scorsi, nella medesima area, i droni di Kiev avevano già colpito una struttura di stoccaggio munizioni. 

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Lukashenko: "Colpire Bielorussia significa iniziare la III guerra mondiale"

Nel frattempo, le agenzie russe hanno diffuso una dichiarazione del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, che avvisa Kiev e l'asse Nato che se venisse colpito il suo Paese sarebbe l’inizio della terza guerra mondiale: "Voglio mettere in guardia i nostri avversari, i nostri rivali e coloro che ancora non capiscono. Un attacco alla Bielorussia è la terza guerra mondiale”.