10 Settembre 2024
Alle Isole Faroe si è consumato il massacro con coltelli e punteruoli di oltre 150 delfini della specie lagenorinchi acuti (Leucopleurus acutus), che vivono nell’Oceano Atlantico settentrionale, durante la 'tradizionale' caccia ai cetacei chiamata grind o grindadrap. Come da usanza, gli animali sono stati spinti a riva da piccole imbarcazioni e assaliti dalla folla riunitasi nella piccola baia di Skålefjord, un fiordo di Eysturoy, la seconda isola per dimensioni dell'arcipelago situato tra Norvegia e Islanda. Ad annunciare l'esito della grindadrap, i volontari dell'organizzazione ambientalista e animalista Sea Shepherd, da molti anni impegnata in prima linea nel sensibilizzare l'opinione pubblica su queste e altre mattanze di animali nel mondo con campagne come la Operation Bloody Fjords (Operazione Fiordi Insanguinati). Anche l’associazione Captain Paul Watson Foundation UK ha condiviso sui social diverse immagini del massacro. La mattanza sollevò enormi polemiche già dal 2021, quando ci fu la più grande uccisione di massa di questa specie, con circa 1500 individui uccisi. Da allora, il governo limitò le uccisioni dei lagenorinchi nei due anni successivi a 500 esemplari all'anno. Il massacro del 7 settembre 2024 è il peggiore da quello del 2021: è iniziato nella tarda mattinata di sabato e le operazioni sono andate avanti per diverse ore, dopo che le vedette hanno avvistato il pod da circa 200 esemplari al largo di Skalabotn, attorno alle 11:30. A seguito dell'avvistamento i cetacei sono stati raggiunti da piccole e agili imbarcazioni, che li hanno circondati e spinti verso l'insenatura del fiordo, dove sono stati colpiti a morte.
La tecnica prevede la recisione del midollo spinale che può portare quasi alla decapitazione del cetaceo: non è una morte rapida e l'agonia può durare alcuni minuti. Nonostante tale pratica non sia più necessaria ai fini del sostentamento della popolazione locale (le Faroe sono ricche), tuttavia la tradizione è ancora sentita soprattutto dall’Unione locale dei cacciatori di balene e da alcuni abitanti che ancora si radunano nel fiordo per praticarla e distribuirsi gratuitamente la carne. Un aspetto in particolare riguarda la specie di delfino in questione, il lagenorinco acuto: in genere durante le mattanze della grindadrap vengono uccisi i globicefali o balene pilota (Globicephala melas), grossi delfinidi che possono raggiungere anche 8 metri di lunghezza. Sono più lenti e possono essere raggiunti dalle imbarcazioni più vecchie della caccia tradizionale; invece i lagenorinchi acuti vengono uccisi solo dal 1992, da quando alle Faroe si sono diffuse piccole barche a motore agili e veloci. Questi mammiferi marini, dunque, tradizionalmente non fanno parte della caccia. Almeno per i lagenorinchi acuti si pensa si possa arrivare a un divieto di caccia. Molti locali sono contrari all'uccisione di questi delfini e Sea Shepherd sostiene che è possibile fermare questa pratica grazie ad un'azione corale di divulgazione e il coinvolgimento dei decisori politici a livello nazionale ed europeo, che possono fare leva su quelli locali.
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