11 Dicembre 2023
"Moderna ha un brevetto che riconosce che l'RNA è preferibile al DNA nei vaccini a causa dei rischi di mutagenesi inserzionale, che potrebbe attivare oncogeni o inibire i geni soppressori del tumore", lo ha affermato il dottor Malone nell'udienza sulle lesioni causate dai vaccini Covid-19. “Quindi Moderna lo sa: il DNA è un contaminante. Viene lasciato a causa del modo in cui lo producono... usano il DNA per produrre RNA, e poi degradano il DNA, e poi devono purificare il DNA degradato lontano dall'RNA, e il processo che stanno usando non è così buono".
Nell'udienza sulle "lesioni causate dai vaccini Covid-19, il dottor Malone ha detto che "Moderna ha un brevetto che riconosce che l'RNA è preferibile al DNA nei vaccini a causa dei rischi di mutagenesi inserzionale, che potrebbe attivare oncogeni o inibire i geni soppressori del tumore". La documentazione suggerisce che nelle fiale sono presenti alcune sequenze di DNA che normalmente non sono ammesse in qualsiasi cosa destinata agli esseri umani, "non ultimo il gene della resistenza agli antibiotici", ha spiegato il dottor Malone. "Includono queste sequenze del Simian Virus 40 - non l'intero virus, ma sequenze promotrici altamente attive - che è esattamente ciò che la FDA nelle sue vecchie normative affermava che doveva essere evitato perché conferisce un rischio ancora maggiore di mutagenesi inserzionale". "I dirigenti sia di Moderna che di Pfizer dovevano essere a conoscenza di ciò", ha affermato il dottor Malone, "poiché le potenziali conseguenze per i soggetti che hanno ricevuto il vaccino sono "tutto ciò che è associato al danno al DNA, vale a dire difetti congeniti e cancro che sono i più notevoli".
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