18 Settembre 2023
Si è tenuta ieri la prima riunione di Save Opera, l'associazione che mira a preservare il patrimonio operistico italiano e europeo dalle deturpazioni registiche contemporanee anche attraverso una nuova proposta di legge che ristabilirebbe la figura del Direttore Artistico che, nella legge 800 del 1967 e secondo l'opinione di Alberto Veronesi, deve essere un musicista. Il Giornale d'Italia ha intervistato in esclusiva il direttore d'orchestra e fondatore di Save Opera Alberto Veronesi.
"Al San Carlo di Napoli è stato reintegrato il sovrintendente Stefano Lissner che ha fatto un ricorso contro il decreto che poneva sovrintendenti dei teatri lirici fino a settant'anni e poi dopo dovevano smettere. Questa è una sentenza della magistratura, e come tale va ovviamente rispettata. In questo caso trovato mi sembra c’era una clausola di rescissione (in un caso simile) all’interno del contratto del sovrintendente Fuortes, evidentemente lui dovrà seguire quello che c'è scritto nel contratto e e aspettare che Lissner finisca il suo mandato. Ha deciso così un giudice e Fuortes dovrà aspettare un anno, due anni prima di essere reintegrato."
Fratelli d'Italia aveva promesso il posto di Lissner a Fuortes (ax ad Rai), ora però il primo ha vinto il ricorso ed è stato reintegrato: si dice che questi cambiamenti siano motivati da ragioni politiche. Il commento di Veronesi "Io penso che sia un'operazione magari un po' affrettata nei tempi, ma non sbagliata in principio, perché abbiamo bisogno di un ricambio generazionale all'interno dei teatri, come ho ripetuto più volte."
"Tutto il comparto va disciplinato e riformato con una serie di leggi, ovviamente però va anche considerato la competenza e cioè ristabilire l'articolo 12 della famosa legge 800 che prescriveva che ci fossero dei direttori artistici che fossero tra i più rinomati musicisti a guidare questi teatri così fortemente finanziati dallo Stato. Si tratterebbe quindi di rimettere la competenza in merito e che a guidare le scelte, non sia solo una questione di simpatie politiche... credo che tanti teatri debbano respirare aria fresca di libertà. Mi pare che sia Fortes sia Lissner fanno parte di un'esperienza, di una tradizione invece molto ben targata politicamente"
Per quanto riguarda l'operato di Meyer alla Scala "penso che è Meyer abbia fatto tesoro di questa circostanza che è successa al San Carlo di Napoli, per cercare di anche alla Scala di farlo invalidare e quindi cercare di continuare il suo mandato. Dipende se il consiglio d'amministrazione sarà d'accordo o meno: io penso che sia un bravo servitore delle istituzioni e che abbia fatto bene. Il teatro ha funzionato bene, hai già dei bei nomi: anche lì manca forse una grande apertura alla città, non c'è una grande apertura alle periferie o anche a talenti nuovi. Li vediamo molto concentrarsi sempre sugli stessi identici nomi che sono sempre gli stessi: ogni anno c'è sempre lo stesso regista. Forse ci vorrebbe un po' più di apertura ecco questo questo si però diciamo non è sicuramente stato un cattivo sovrintendente. "
Alberto Veronesi, 55 anni, è figlio dell’oncologo Umberto ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dopo essersi diplomato nel 1992 ha fondato l'Orchestra Cantelli di Milano, divenendone direttore artistico e musicale. Veronesi ha lavorato in tutta Italia ed anche all'estero: è stato Music Director della Opera Orchestra of New York e si è esibito in tutto il mondo, da Salisburgo, a Tokyo fino a Tel Aviv. Durante la sua brillante carriera ha ricevuto anche alcuni premi: nel 1999 il Premio Koch per la registrazione del Falstaff di Salieri e nel 2006 Premio Europeo "Lorenzo il Magnifico" dall'Accademia Internazionale Medicea di Firenze. É stato più volte il direttore del Festival Puccini di Torre del Lago, dirigendo tutte le opere del compositore. L'altra grande passione di Veronesi è la politica a cui si dedica da sempre: anticomunista dichiarato, nel 2020 si è candidato per il Pd alle comunali di Milano del 2020, mentre nel 2022 si era candidato a sindaco di Lucca per il Terzo Polo, e poi, nel febbraio 2023, si è presentato invece con Fratelli d’Italia con cui non è stato eletto.
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