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Alberto Veronesi (Save Opera) al GdI: "Puccini amava Milano e la città ricambia, concerto di Zubin Mehta alla Scala tutto esaurito"

Veronesi "Giacomo Puccini è uno dei tre più eseguiti autori del mondo, ma la sinistra lo ha sempre discriminato da dopo guerra in avanti". L'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia.

18 Settembre 2023

Si è tenuta ieri la prima riunione di Save Opera, l'associazione che mira a preservare il patrimonio operistico italiano e europeo dalle deturpazioni registiche contemporanee anche attraverso una nuova proposta di legge che ristabilirebbe la figura del Direttore Artistico che, nella legge 800 del 1967 e secondo l'opinione di Alberto Veronesi, deve essere un musicista. Il Giornale d'Italia ha intervistato in esclusiva il direttore d'orchestra e fondatore di Save Opera Alberto Veronesi.

"Sono felice ed emozionato quale presidente del Comitato Nazionale promotore delle celebrazioni pucciniane, a nome del comitato e a nome anche del governo di presentare oggi un grande concerto a Teatro alla Scala con il mitico leggendario maestro Zubin Mehta che si dedicherà a un programma di Puccini insieme alla straordinaria orchestra filarmonica della Scala. Il programma comprende due grandi importanti composizioni di Giacomo Puccini che risalgono quand'era ancora studente qui a Milano: è il preludio e il capriccio sinfonico, poi verrà suonata anche la sinfonia n° 4 di Tchaikowsky, che tutti conosciamo e amiamo. Con questa straordinaria orchestra, con questo leggendario maestro, siamo felici di aver avuto un tutto esaurito da parte dei milanesi che hanno fatto una corsa al biglietto: questo significa che Milano sente ancora Giacomo Puccini come proprio autore come un proprio concittadino. Egli amava tantissimo questa città e quindi c'è ancora un sentimento che lega questa città al grande maestro Giacomo Puccini."

Per quanto riguarda le simpatie politiche del compositore "Giacomo Puccini è stato vittima, a partire dal dopo guerra, di una discriminazione Puccini non era quello che potremmo chiamare oggi un intellettuale di sinistra: lui amava Bismark e amava Crispi, era un moderato e credeva fortemente in una società dove tutti stessero al loro posto a lavorare. Ancor di più credeva però nel pubblico, lui aveva quest'istinto di amare lei e di servire il pubblico, da cui è sempre stato ricambiato. Le sue opere, infatti, sono le più amate dal pubblico di tutto il mondo: oggi Giacomo Puccini è uno dei tre più eseguiti autori del mondo e ma la sinistra lo ha sempre discriminato da dopo guerra in avanti, pensando che lui fosse un autore non andava eseguito. Considerato da sempre stato un autore minore, come vediamo ancora quest'anno, la Scala non inaugura l'anno pucciniano con Giacomo Puccini, ma ci immaginiamo se fosse stato l'anno di Verdi e non venisse inaugurato con Verdi? Ma se succede con Puccini va tutto bene, poiché è comunque considerato dall'intelligencija un autore di destra e per questo viene discriminato... questo è quello a cui noi ci opponiamo e fare questo grande concerto in onore di Puccini a Milano è già un primo risultato."

Alberto Veronesi

Alberto Veronesi, 55 anni, è figlio dell’oncologo Umberto ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dopo essersi diplomato nel 1992 ha fondato l'Orchestra Cantelli di Milano, divenendone direttore artistico e musicale. Veronesi ha lavorato in tutta Italia ed anche all'estero: è stato Music Director della Opera Orchestra of New York e si è esibito in tutto il mondo, da Salisburgo, a Tokyo fino a Tel Aviv. Durante la sua brillante carriera ha ricevuto anche alcuni premi: nel 1999 il Premio Koch per la registrazione del Falstaff di Salieri e nel 2006 Premio Europeo "Lorenzo il Magnifico" dall'Accademia Internazionale Medicea di Firenze. É stato più volte il direttore del Festival Puccini di Torre del Lago, dirigendo tutte le opere del compositore. L'altra grande passione di Veronesi è la politica a cui si dedica da sempre: anticomunista dichiarato, nel 2020 si è candidato per il Pd alle comunali di Milano del 2020, mentre nel 2022 si era candidato a sindaco di Lucca per il Terzo Polo, e poi, nel febbraio 2023, si è presentato invece con Fratelli d’Italia con cui non è stato eletto. 

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