25 Marzo 2023
Federico Carli Presidente dell’Associazione Guido Carli, in occasione della presentazione di Banco, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Il messaggio è che grandi problemi ci sono sempre stati, gli anni 70 sono stati anni durissimi, tra terrorismo, crisi del sistema monetario internazionale, crisi del petrolio, salario impazzito. Eppure, quelle sfide, allora, sono state vinte dalla classe dirigente, sfide durissime.
Oggi abbiamo un’altra sfida davanti, complessa, ma quella storia insegna che con metodo, promuovendo il dibattito tra idee diverse e affrontando con responsabilità quelle sfide, con un’analisi profonda, si possono vincere. Questo è il senso di riproporre oggi quel libro, il senso del premio Bancor. L’insegnamento di Guido Carli si rivolge alle generazioni ed alle classi dirigenti attuali.
L’insegnamento è stato richiamato prima dal Dottor ciocca: credere nella razionalità umana, credere nei giovani, e cercare attraverso i giovani meritevoli, premiando sostanzialmente sempre il merito, confidando nella razionalità umana, che non ci sono sfide insormontabili.
Guido Carli era questa figura fortemente amante dell’Italia, che riteneva che l’Italia potesse guardare da pari a pari i paesi che erano più avanzati di noi. Ricordiamoci l’epoca in cui è vissuto Guido Carli, un’epoca in cui l’Italia era più arretrata rispetto alla Germania, rispetto alla Francia, rispetto alla Gran Bretagna. Ecco, lui non ha mai avuto nessun complesso, senso di inferiorità ed ha cercato di portare la voce italiana in Europa e nel mondo per difendere i nostri interessi e consentire all’Italia di progredire e raggiungere quei livelli di benessere che siamo poi riusciti a raggiungere.
Io penso che lui continuerebbe a porre il progresso al centro dei suoi pensieri, cercherebbe di orientare l’Europa e l’Italia su un sentiero di progresso, che consenta al lavoro, al salario, all’impresa, al profitto di tornare a crescere, di tornare a esprimere un’occupazione forte, che purtroppo si è persa negli ultimi 20 25 anni. E credo che orienterebbe il paese su un sentiero di cambiamento, per affrontare con maggiore successo quelle sfide che, purtroppo, negli ultimi 15 20 anni non abbiamo affrontato con la dovuta determinazione.
Io penso che si debba sempre essere ottimisti, lui citava una frase di Guglielmo di Orange, che diceva “non bisogna sperare per intraprendere, non bisogna riuscire per perseverare”.
Quindi bisogna sempre affrontare le sfide con coraggio, con determinazione, ed alla fine queste sfide si possono vincere.”
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