02 Dicembre 2025
Il corso di filosofia per i militari all'università di Bologna si farà. È stato il ministro dell'Università Anna Maria Bernini a dichiararlo: "Mi faccio garante della realizzazione del corso, come ha detto giustamente la presidente Meloni e in questo mi sento di rappresentare tutto il governo", ha detto dall'Accademia di Modena. "Non esiste un'autonomia universitaria che possa trasformarsi in un muro o in una corazza. L'autonomia universitaria è libertà. Tanti rettori mi hanno chiamato dando disponibilità, ma non vedo perché l'Università di Bologna, nata nel 1088, Alma Mater Studiorum di tutti noi, Università più antica del mondo, dovrebbe impedire un atto formativo importante come quello della creazione di un corso scientifico e umanistico per i difensori del nostro domani".
Il caso relativo al corso di filosofia negato ai militari dell'esercito era nato dopo una denuncia del capo di Stato maggiore Carmine Masiello. Dopo le sue dichiarazioni erano arrivate le parole di condanna da parte dei vertici del governo, compresi Crosetto e la premier Meloni, che intervenuta in serata aveva dichiarato: "Ritengo che la decisione assunta dal Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna di negare l'attivazione di un percorso di studi per i giovani ufficiali dell'Esercito Italiano sia un atto incomprensibile e gravemente sbagliato".
Sempre ieri, l'ateneo ha provato a giustificare la propria decisione tramite una nota: "A ulteriore chiarimento del dibattito sollevato in questi giorni in merito alle dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore, Gen. Carmine Masiello, l’Università di Bologna ritiene opportuno precisare quanto segue.
L’Università di Bologna non ha mai “negato” né “rifiutato” l’iscrizione a nessuna persona. Come per tutti gli Atenei italiani, chiunque sia in possesso dei necessari requisiti può iscriversi liberamente ai corsi di studio dell’Ateneo, comprese le donne e gli uomini delle Forze Armate. Si ricorda, inoltre, che l’Università di Bologna collabora stabilmente con l’Accademia Militare di Modena, ai cui allievi, in virtù di specifici accordi ormai ventennali, sono riservati posti presso il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria.
Il tema oggetto di discussione riguarda non l’accesso ai corsi, bensì una richiesta di attivazione proveniente dall’Accademia, anche in virtù delle collaborazioni pregresse, per un percorso triennale di studi in Filosofia strutturato in via esclusiva per i soli allievi ufficiali.
Il percorso prevedeva 180 CFU complessivi, lo svolgimento delle attività interamente presso la sede dell’Accademia, secondo il relativo regolamento interno, e un significativo fabbisogno didattico. L’Accademia si rendeva disponibile a sostenere i costi dei contratti di docenza.
La proposta è pervenuta al Dipartimento di Filosofia, competente a valutare preliminarmente la sostenibilità didattica, la disponibilità di docenti, la coerenza con l’offerta formativa e l’insieme delle risorse necessarie, che vanno ben oltre il costo di eventuali contratti di docenza.
Dopo un articolato confronto interno, il Dipartimento ha ritenuto di non procedere, allo stato dei fatti, alla deliberazione sull’attivazione del nuovo percorso.
L’Università di Bologna, nel pieno rispetto dell’autonomia dei Dipartimenti, ha comunicato tale decisione ai vertici dell’Accademia Militare già lo scorso ottobre, manifestando al tempo stesso la piena disponibilità a ogni futura interlocuzione".
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