14 Novembre 2025
Nella tarda serata di giovedì in via San Calepodio, a Monteverde, un giovane di 27 anni è morto dopo essere precipitato dal balcone di un bed and breakfast al terzo piano. A provocare la caduta, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stata una lite esplosa con il suo coinquilino, un 25enne ora arrestato con l’accusa di omicidio. Il dramma si è consumato in pochi istanti, sotto gli occhi attoniti dei residenti che hanno dato l’allarme. Inutili i tentativi dei sanitari del 118 di salvare il ragazzo, precipitato da circa 12 metri.
L’intervento immediato dei carabinieri della Compagnia di San Pietro e della settima sezione del Nucleo investigativo ha permesso di delineare i primi contorni della vicenda. I militari sono arrivati nella struttura ricettiva pochi minuti dopo la chiamata di alcuni abitanti del palazzo, che avevano sentito “grida e rumori riconducibili a una discussione animata”.
Secondo quanto emerso, la lite tra i due giovani — che condividevano una stanza presa in affitto nella struttura — sarebbe iniziata all’interno dell’alloggio e poi degenerata sul balcone, dove sarebbero volati spintoni e movimenti concitati. L’ultima spinta avrebbe fatto precipitare il 27enne nel vuoto, colpendolo mortalmente.
La vittima, trovata parzialmente svestita, è stata immediatamente assistita dai sanitari del 118, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. I carabinieri, nel frattempo, hanno rintracciato il venticinquenne nella stanza: il giovane appariva in “stato di evidente alterazione psicofisica”, probabilmente legata all’assunzione di sostanze stupefacenti o medicinali. All’interno dell’appartamento è stato trovato anche un quantitativo di hashish.
Un ruolo chiave nella ricostruzione preliminare è stato svolto dalle testimonianze dei condomini. Alcuni hanno riferito di aver sentito una discussione sempre più accesa, seguita da rumori di colluttazione. Le voci, secondo quanto raccolto dagli investigatori, avrebbero portato direttamente al balcone della stanza affittata dai due commessi, entrambi impiegati in un negozio del centro di Roma.
Il 25enne non ha tentato la fuga ed è stato accompagnato in caserma per l’interrogatorio, conclusosi intorno all’una e trenta di notte alla presenza del suo avvocato. Al termine, il pubblico ministero ha disposto l’arresto con l’accusa di omicidio.
Il giovane è ora in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia