02 Ottobre 2025
Ad un imprenditore edile di Melito di Napoli, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Di Lauro, poi degli "Scissionisti", attivo nella zona Nord del capoluogo partenopeo, sono stati sequestrati in un'operazione congiunta dei comandi provinciali della GdF di Napoli e Bologna immobili e beni mobili per 38 milioni di euro.
Ad emettere il provvedimento di confisca la Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli. L'atto scaturisce da complesse indagini di polizia giudiziaria e accertamenti di natura economico-patrimoniale diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei confronti di un imprenditore di Melito di Napoli (NA) operante nel settore edilizio.
L'imprenditore è stato ritenuto dagli inquirenti "socialmente pericoloso per aver riciclato i proventi di truffe assicurative poste in essere da un soggetto contiguo a vari clan camorristici e per aver a lungo intrattenuto rapporti d’affari con esponenti del clan Di Lauro, poi clan degli 'Scissionisti', operante prevalentemente nella zona settentrionale di Napoli e provincia, oltre che per aver sottratto all’imposizione fiscale ingenti proventi derivanti da compravendite immobiliari".
La GdF ha accertato che l’imprenditore e i componenti del suo nucleo familiare dichiaravano "redditi del tutto irrilevanti e decisamente incongruenti rispetto agli investimenti finanziari, patrimoniali e societari eseguiti nel periodo 2000-2021".
Su queste basi, in applicazione del “Codice Antimafia”, confermando il sequestro di prevenzione già adottato in sede cautelare, il Tribunale di Napoli – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di 102 immobili siti a Melito di Napoli, nonché di due rapporti finanziari, un’autovettura, un compendio aziendale e le quote di una società riconducibili, direttamente o indirettamente, al detto imprenditore.
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