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Operatore ecologico napoletano fa una strage ad Ischia e poi si suicida: morti il nuovo compagno e la madre della ex, gravissima lei

Antonio Luongo, 69 anni, operatore ecologico napoletano, non accettava la fine della relazione con Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, origini ucraine, da tempo residente sull'isola d'Ischia con la madre ed altri parenti

17 Agosto 2025

Strage ad Ischia, non lontano dalla spiaggia di Citara, tra le più rinomate e belle dell'isola verde, dove un 69enne napoletano ha ucciso a colpi di pistola la madre e il nuovo compagno della ex e poi centrato lei con 6 pallottole prima di rivolgere l'arma contro se stesso.

L'agguato

Antonio Luongo, operatore ecologico 69enne residente nel quartiere di Pianura, a Napoli, è arrivato sull'isola sabato 16 agosto armato di una pistola detenuta illegalmente, con matricola abrasa. Ha quindi raggiunto l'abitazione della ex, Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, origini ucraine, in una traversa a ridosso del civico n.350 di via Provinciale Panza, in località denominata Cuotto, nel comune di Forio d'Ischia, non lontano da un hotel e alcuni locali molto frequentati.      

Stando a quanto riferito da testimoni a Il Giornale d'Italia, non ci sarebbe stato alcun litigio né sarebbero volate parole grosse tra Luongo e le sue vittime. A squarciare il silenzio del sonnolento pomeriggio isolano solo una rapida successione di colpi, più di 10, dicono i testimoni.

Luongo avrebbe sparato per prima all'ex suocera, Zinoviya Knihnitska, 63 anni, casalinga, molto conosciuta e benvoluta sull'isola, e al nuovo compagno della donna, Nunzio Russo Spena 48 anni, operaio di Pomigliano D'Arco (NA). Centrati in pieno, non hanno avuto scampo alcuno. 

Arma in pugno, ha quindi inseguito la ex che ha cercato disperatamente di rifugiarsi in casa. Luongo l'ha però raggiunta prima che riuscisse ad aprire la porta e ha fatto fuoco mentre lei era sull'uscio. Stando a quanto riferiscono i sanitari, sono 6 i proiettili che l'hanno colpita: due alle braccia e uno alla mano sinistra, che con ogni evidenza la donna deve aver alzato nel vano tentativo di proteggersi, altri due in pieno petto e uno al collo.

Luongo ha quindi rivolto la pistola contro se stesso e ha fatto fuoco.

I soccorsi

L'esecuzione stile Far West è avvenuta alla presenza di abitanti della zona e turisti che, terrorizzati, hanno cercato rifugio in locali e portoni.

Subito allertate e giunte sul posto, le forze dell'ordine si sono trovate davanti ad una scena a dir poco raccapricciante: un lago di sangue e 4 corpi a terra.

All'arrivo dei sanitari Luongo respirava ancora, soccorso e caricato in ambulanza è morto poco dopo.

Viva, ma in condizioni gravissime, Lyudmyla Velykgolova che è stata trasportata all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, dove è stata intubata, stabilizzata e poi sottoposta ad un lungo e delicato intervento chirurgico. Nella notte è stata quindi trasferita in elisoccorso all'Ospedale Cardarelli di Napoli, dove resta in condizioni critiche.

 

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