30 Giugno 2025
Grosso spavento nella tarda mattinata di lunedì 30 giugno, quando la terra è tornata a tremare a Napoli e ai Campi Flegrei. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6, secondo l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è sentita distintamente in tutta la provincia napoletana. L'epicentro ha avuto origine a Bacoli, a circa 5 chilometri dalla superficie. Non si sentiva un sisma così forte da almeno 40 anni, tale da far crollare il costone di Pennata.
L'allarme è stato dato alle 12.47 di lunedì 30 giugno, quando la terra ha tremato di nuovo nella zona dei Campi Flegrei. L'epicentro è stato rilevato a Bacoli, nell'area vicino al castello di Baia, a circa 5 chilometri dal livello del suolo. L'Ingv ha misurato la potenza della scossa attribuendole 4.6 sulla scala Richter.
Subito dopo il sisma, ce n'è stato un altro di magnitudo 2.2, sempre originato a Bacoli, a 4 chilometri di profondità. L'Osservatorio Vesuviano ha quindi comunicato che è attualmente in corso uno sciame sismico nell'area.
I vigili del fuoco di Napoli e la Protezione civile non hanno segnalato danni a cose o persone, ma la paura è stata tanta: molte scuole, soprattutto in zona Occidentale, sono state evacuate, così come alcuni uffici. Le linee Flegree di Eav sono state interrotte per le verifiche del caso, così come la linea 2 della metropolitana e quella di Ferrovie. A seguito del sisma, il costone dell'isolotto di Pennata, nel comune di Bacoli, è crollato.
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