17 Giugno 2025
Luciano Garofano, comandante del Ris ai tempi del delitto di Garlasco, difende Andrea Sempio. “Credo, fino a prova contraria, all’innocenza di Andrea Sempio e credo nella sentenza definitiva - afferma il generale Garofano- per cui osserveremo con grande attenzione gli sviluppi di questa indagine. Vedremo che risultati saranno ottenuti insieme a tutti noi e ci ragioneremo come sempre”. Il generale ha dunque affermato di credere nella colpevolezza di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni.
L'ex comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri è oggi in questura a Milano per l’esame dei reperti previsto nell’ambito dell’incidente probatorio disposto in vista della riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 14 agosto 2007.
Interpellato sulla possibilità che la catena di custodia dei reperti possa essere stata compromessa, Garofano ha precisato: “Lo stato di conservazione e la catena di custodia sono assolutamente importanti, quindi adesso li dobbiamo aprire. Non li abbiamo visti perché li abbiamo solamente ritirati, li vedremo, ci ragioneremo, faremo i campionamenti, ma il risultato è quello che conta e quindi sui risultati poi faremo le nostre valutazioni”.
Ha poi ribadito il proprio rispetto per l’attività peritale in corso: “Io rispetto l’incidente probatorio. Sia il professor De Stefano sia il professor Giardina, e mi unisco anch’io, hanno definito quel DNA maschile parziale non idoneo ad alcuna attribuzione. Lo stesso dottor Ricci ha confermato che quel DNA potrebbe essere comune a tanti uomini che non fanno parte della banca dati con la quale hanno fatto il calcolo biostatistico. Credo che la deduzione sia abbastanza semplice”.
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