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Bayesian, criminologo Carbone: “MI6 primi a scendere nel relitto, scena del crimine alterata, già recuperati hard disk di Lynch”, confermate anticipazioni del GdI - VIDEO

Secondo il criminologo Carbone, dopo poche ore dall’affondamento del Bayesian, sarebbe entrata nel relitto l’MI6, oltre al Comsubin del Varignano, alterando la scena del crimine e recuperando gli hard disk di Lynch, come anticipato dal GdI

21 Maggio 2025

Il criminologo forense Federico Carbone ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'affondamento del Bayesian. Come afferma il criminologo, "i primi a scendere nel relitto sono stati i militari l'MI6, oltre ai sub del Comsubin, alterando la scena del crimine e recuperando gli hard disk di Mike Lynch". Confermate le anticipazioni del Giornale d'Italia.

Criminologo Carbone conferma anticipazioni del GdI: “MI6 primi a scendere nel relitto, scena del crimine alterata, già recuperati hard disk di Lynch”

I primi ad entrare nel relitto sono stati militari non italiani, nelle ore immediatamente successive, nell’arco di circa 24 ore dall’affondamento. Cercavano molto probabilmente, da quello che emergerebbe, i dati relativi all’attività di Lynch, dell’azienda Dark Trace, che si occupa di cyber sicurezza. Dati che sono estremamente importanti. La mole di quei dati sarebbe, a mio avviso, paragonabile allo scandalo Wikileaks, per ciò che abbiamo visto con Julian Assange", inizia così il criminologo Carbone.

Poi, conferma quanto anticipato dal Giornale d'Italia: "Lynch deteneva il potere su gran parte dei servizi segreti internazionali, tra cui anche quelli israeliani, l'MI6, la CIA stessa, che tra l’altro sedevano all’interno del consiglio d’amministrazione dell’azienda Dark Trace. Alcuni militari e servizi sono scesi sul relitto prima degli altri, a cercare questo materiale. Considerando l’interesse e le attività sospette, anche secondo quelle che sono le fonti, addirittura in alcuni casi sarebbero stati avvistati — ma queste sono fonti da verificare — delle imbarcazioni militari in prossimità del luogo. Molto probabilmente si tratta dell’MI6".

Carbone ricorda anche come Porticello sia storicamente un luogo di interesse dei servizi segreti: "Non si è trattato evidentemente di un intervento in funzione di polizia giudiziaria. Questo ha delle implicazioni enormi per quanto riguarda l’inquinamento della scena criminis, ciò che potrebbe aver alterato e quindi anche reso difficili delle ricostruzioni posteriori. Ho motivo di ritenere che la procura di Termini Imerese sia al corrente di tutto ciò. Secondo il mio parere, sì. Fin dalle primissime ore, quando ho avuto modo di analizzare l’intera vicenda, mi ha subito rievocato determinati ricordi, perché mi occupo di quell’area da diverso tempo, in base a delle indagini che ho condotto, soprattutto per la struttura Gladio. Era un’area in cui gli uomini di Gladio si esercitavano. Tra l’altro Porticello era anche il luogo di attracco delle partite di droga fin dai tempi di Luciano. È stata sempre una zona di interscambio tra servizi segreti e Cosa Nostra. La conoscono benissimo. C’era praticamente l’avamposto, il centro Scorpione, la base Gladio collocata a Trapani. Quella di Porticello era una zona di pertinenza, così come lo era l’area antistante il villino di Giovanni Falcone nel fallito attentato dell’Addaura. Era un’area monitorata, costantemente utilizzata per le esercitazioni di Gladio".

"Quello che sto dicendo, siccome sapevate che avrei affrontato questo tema, lo avete verificato. E infatti risulta agli atti dell’inchiesta su Gladio che Porticello era una delle zone in cui agiva, e i servizi segreti sono particolarmente attenti”, conclude il criminologo.

Le casseforti contenenti pc, hard disk e memorie esterne appartenenti a Mike Lynch sarebbero state aperte dai servizi segreti poche ore dopo il naufragio del Bayesian

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle cassaforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace.

Le casseforti a bordo del Bayesian appartenenti a Lynch, una volta ultimate le operazioni ufficiali di recupero, potrebbero essere ritrovate completamente vuote – o contenere solo materiale di poco conto. La scomparsa degli apparati informatici più sensibili, come computer, hard disk e memorie esterne, appartenenti a Mike Lynch– inclusi supporti di backup e dispositivi criptati – avrebbe avuto luogo in un’operazione non documentata, avvenuta prima che le autorità italiane potessero formalmente ispezionare l’area in cui si trova il relitto. Infatti, i primi ad arrivare sul posto, poche ore dopo il naufragio sarebbero stati i servizi segreti che avrebbero recuperato i dati sensibili appartenenti all’imprenditore morto.

Secondo le ricostruzioni, all’interno del Bayesian, che si trova ora ad una profondità di 50 metri e su cui gli esperti stanno lavorando per un piano di recupero, si trovano due casseforti con “due hard drive super-criptati, contenenti a loro volta informazioni altamente classificate, tra cui codici di accesso e altri dati sensibili”. Sarebbe stato proprio Lynch a ritenere quello il posto più sicuro dove conservare una serie di informazioni estremamente delicate con cui ha lavorato in passato.

Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda anglo-americana di cybersecurity, insieme a Chamberlain. Nel consiglio d’amministrazione di Darktrace hanno trovato posto ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani. Tutti sarebbero coinvolti nell'affondamento dello yacht e nel recupero delle casseforti di Lynch. Lynch, pur avendo lasciato il board nel 2018 a causa delle sue grane legali, manteneva rapporti stretti con l’ambiente dell’intelligence, fin dai tempi della sua prima azienda, Cambridge Neurodynamics, fornitore del governo britannico.

Quando si è saputo che Mike Lynch era su quella barca, l’intero ecosistema globale dell’intelligence si è allertato. Era un uomo chiave per i servizi britannici, statunitensi e israeliani”, ha spiegato Angelo Tofalo, ex Sottosegretario alla Difesa e oggi consulente per la cybersecurity. “Tra i suoi clienti c’erano l’MI5, l’MI6, l’intelligence americana e persino quella israeliana. È chiaro che anche Cina e Russia considerano quei dischi un bottino di valore strategico incalcolabile”.

Coinvolgimento degli agenti del Marine Accident Investigation Branch e del Comsubin del Varignano

A Porticello, dopo il naufragio dello yacht, sono arrivate sul posto le marine italiana e britannica. L'operazione ha infatti visto il coinvolgimento degli incursori di marina - il Comsubin del Varignano, guidati dal comandante Stefano Frumento. Coinvolti anche 4 agenti del Marine Accident Investigation Branch - MAIB britannico, oltre 

Si tratta di un organismo del Governo e più precisamente del Ministero dei Trasporti che agisce in acque nazionali inglesi o, anche, di altri Paesi in caso di incidenti che coinvolgano imbarcazioni con bandiera inglese come il Bayesian.

Con sede a Southampton, 35 esperti all'attivo, stando alle informazioni on line sul Maib, parlando a Palermo con i media era stato l'ambasciatore del Regno Unito in Italia, Hon Lord Llewellyn, ad annunciare il loro attivo.

Lord Llewellyn aveva sottolineato che le indagini “sono condotte dalle autorità italiane. Dal Regno Unito abbiamo mandato nostri ufficiali, come sempre in casi del genere". Gli esperti del MAIB avrebbero già iniziato il loro lavoro per valutare se sono state commesse irregolarità o risultano anomalie sul veliero che è colato a picco trascinando con sé il gotha dell'imprenditoria inglese e il tycoon dell'alta tecnologia. E per la dinamica dell'affondamento e la caratura delle vittime, l'arrivo degli agenti inglesi ha confermato che a bordo del Bayesian ci fossero documenti o oggetti di interesse dell'MI-6, il Secret Intelligence Service del ministero degli esteri d'Oltremanica.

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