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Gracis contro Draghi e sanzioni a Russia: “Nemico pubblico e serial killer al servizio di élite dominanti, ora lamenta rincaro energia” – VIDEO

Al centro dell'attacco di Gracis, le scelte di politica estera del governo Draghi, in particolare quelle legate alla guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia

20 Maggio 2025

Parole di fuoco contro Mario Draghi da parte di Matteo Gracis, giornalista e "pensatore libero", che in un video diventato virale sul web ha lanciato un durissimo attacco all’ex presidente del Consiglio, definendolo Nemico pubblico e serial killer al servizio delle élite dominanti”.

"Quando Cossiga lo definì un vile affarista, fu troppo gentile. Mario Draghi è molto peggio", afferma Gracis nei primi secondi del filmato. Non solo: "È un nemico pubblico, un serial killer al servizio delle élite dominanti, un essere spregevole e pericoloso".

Il giornalista non si limita alle invettive. Lancia addirittura una provocazione legale: "Che mi denunci per queste mie affermazioni, così avrò modo di difendere quanto asserito in un tribunale e di portare alla luce tutte le nefandezze perpetuate da questo individuo".

Gracis insiste sul fatto che una eventuale querela sarebbe persino benvenuta, per trasformare l’intera vicenda in un caso pubblico: "Così che il processo diventi un caso mediatico e poi un libro, un documentario, un podcast, un film, un qualsiasi supporto a futura memoria e testimonianza dello schifo che ha fatto".

Al centro della critica, le scelte di politica estera del governo Draghi, in particolare quelle legate alla guerra in Ucraina: "Lui che ha voluto, promosso e attuato le sanzioni contro la Russia, raccontando una sfilza di falsità, tanto per cambiare, e sbagliando qualsiasi previsione, tanto per cambiare". Secondo Gracis, Draghi è "il principale colpevole responsabile" dell’attuale crisi energetica, per la quale "adesso si lamenta che i prezzi dell’energia sono insostenibili".

Le conclusioni del video sono ancora più radicali e non lasciano spazio a interpretazioni: "La cosa più spaventosa è che tantissima gente si fida ancora di lui. Quella più grave è che abbia ancora voce in capitolo, quando dovrebbe essere rinchiuso in un ospizio o un carcere. E messo in condizione di non nuocere più a nessuno, di continuare a propinarci le sue puttanate".

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