07 Maggio 2025
Un acceso confronto in diretta TV ha infiammato l’ultima puntata di Dimartedì su La7, dove si è consumato un durissimo faccia a faccia tra Alessandro Di Battista ed Edward Luttwak sul genocidio in corso a Gaza. Il dibattito, condotto da Giovanni Floris, ha visto l’ex deputato del Movimento 5 Stelle denunciare apertamente la responsabilità dell’Occidente e di Israele nella tragedia palestinese, accusando Stati Uniti, Unione Europea e il governo italiano di complicità diretta nel massacro in atto. Per Luttwak “Israele non è una colonia, i palestinesi sono prigionieri di Hamas che ha distrutto la Striscia per motivi religiosi”.
“Senza le armi garantite dalla Casa Bianca – ha affermato Di Battista – Israele non avrebbe potuto compiere lo sterminio e il genocidio in corso. Non è solo una questione legata a Trump: anche Biden, dopo aver minacciato lo stop agli aiuti in caso di invasione di Rafah, ha continuato a foraggiare Netanyahu con armamenti”. L’ex parlamentare si è detto ancor più indignato per il silenzio dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e delle istituzioni europee: “Da cittadino italiano ed europeo, me la prendo con il mio governo e con la Commissione Ue, incapaci perfino di ipotizzare sanzioni contro uno Stato che si comporta da terrorista. E pensare che contro la Russia ne sono stati approvati ben quindici”.
A queste accuse ha risposto con fermezza il politologo Edward Luttwak: “Israele non è una colonia”, ha esclamato, difendendo con vigore la posizione dello Stato ebraico e attribuendo ad Hamas la responsabilità della devastazione nella Striscia. “Hamas ha distrutto Gaza per la sua vittoria islamica. Prima del 2006, io ci sono stato: c’erano palazzi, ottime case. Gaza non era affatto un campo di concentramento”, ha sostenuto.
Di Battista, però, ha ribattuto citando autorevoli precedenti italiani: “Nel 1983 il presidente Pertini disse che non ci sarà mai pace senza la fine dell’occupazione dei territori palestinesi. E nel 1985 Craxi definì legittima la lotta armata dell’Olp, ben prima che Hamas nascesse”. Alla definizione di Gaza come campo di concentramento, Luttwak ha reagito con incredulità, mentre Di Battista ha rilanciato: “Lo dice Amnesty International, non io”.
Il confronto si è infine acceso ulteriormente con lo scambio più teso. “I palestinesi sono prigionieri di Hamas”, ha detto Luttwak, accusando il movimento islamista di usare i civili come scudi umani. Secca la replica dell’ex 5 Stelle: “Gli assassini dei palestinesi sono i nazionalisti israeliani e le fabbriche di armi che testano i loro prodotti sulla popolazione civile. Gaza è diventata un campo di sterminio e un laboratorio di guerra. Ma i mandanti sono gli Stati Uniti, e tra i complici ci sono anche i giornalisti che tacciono e la Commissione Europea che volta lo sguardo”.
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