27 Dicembre 2024
Momenti concitati in Piazza San Pietro, dove un’attivista del movimento Femen ha cercato di sottrarre il Bambinello dal presepe allestito davanti alla basilica. L’episodio è avvenuto a mezzogiorno, quando Y.F., una 28enne ucraina, ha scavalcato la recinzione che delimita l’area, si è tolta il giubbotto rimanendo in topless e si è lanciata verso la capanna, gridando lo slogan “Save the children of Ukraine”.
La donna, bloccata prima di raggiungere il Bambinello dagli agenti dell’Ispettorato del Vaticano, portava sul corpo scritte di protesta: sul petto “Where is my child” e sulla schiena “Putin is war criminal”. L’azione, come spiegato dallo stesso movimento Femen sui social, era finalizzata a denunciare i presunti rapimenti e trasferimenti forzati di circa 700mila bambini ucraini nei territori occupati dai russi durante la guerra, nonché l’inerzia del Vaticano rispetto alla questione.
L’intervento tempestivo degli agenti ha impedito alla donna di portare a termine il gesto, che è stato ripreso da un complice nascosto tra la folla. Nella concitazione, la 28enne è scivolata nel piccolo laghetto che precede il presepe, rallentando la sua corsa. Dopo essere stata immobilizzata, è stata condotta in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Non è la prima volta che Femen tenta un’azione simile: già nel 2017 un’altra attivista aveva cercato di sottrarre il Bambinello dal presepe di San Pietro, in quel caso per protestare contro il patriarcato.
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