20 Luglio 2024
Il Giornale d'Italia è stato a Napoli, alla presentazione dei palinsesti Rai per la prossima nuova stagione. Il nostro microfono loggato non è sfuggito all'occhio attento di Bruno Vespa che ha commentato "Il mitico 'Il Giornale d'Italia!'". Straordinariamente disponibile, ecco cosa ci ha detto il mitico giornalista: "Il mitico 'Il Giornale d'Italia', che io ricordo quando voi non eravate nati ed era un giornale importante; non che non lo sia adesso, eh. Sì, era molto importante. E pagava 'a rigaggio'. Sapete a ringaggio? I collaboratori erano pagati, non so, x Lire, quattro soldi: scrivevano un articolo, che so, di una colonna, pubblicavano dodici righe, e li pagavano per dodici lire ed erano disperati".
"Secondo me sì, secondo me sì. Io sono nato nella carta stampata e sentire l'odore del piombo che non c'è più, vedere le copie uscire dalla rotativa, poi i giornali chiudevano molto più tardi. Adesso io dico ai miei colleghi 'voi fate i giornali del pomeriggio', perché chiudono alle undici, quando alle undici si cominciava, cioè alle undici si guardava la prima edizione che era la brutta copia del giornale, si correggeva in diretta e poi il giornale usciva alle 4 di mattina".
"Beh insomma, era un giornale importante. Era un giornale editorialmente importante. Allora ero ancora abbastanza piccolo, quindi guardavo la cronaca, gli articoli che riguardavano la mia città, L'Aquila"
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