10 Marzo 2023
Francesco Zambon, ex medico e ricercatore dell'OMS racconta ai microfoni di "Report" quanto andato in scena nei primi momenti della pandemia nel 2020. "Era il 7 marzo, non era ancora scattato il lockdown nazionale. Ci fu una drammatica telefonata tra la Regione Lombardia e OMS, tra i presenti Luigi Cajazzo, ex braccio destro dell'allora assessore alla sanità Giulio Gallera e Hans Kluge, capo di OMS Europa. La Lombardia che non aveva preso alcuna misura restrittiva in tempo, solo ora lanciava un disperato Sos per far chiudere la regione".
"Questa telefonata - racconta Francesco Zambon, ex ricercatore OMS - fu la più drammatica tra quelle che io ascoltai. Cajazzo chiese aiuto ad Hans Kluge dicendo che la situazione era critica, c'erano delle proiezioni che dicevano che se la situazione fosse andata avanti in quel modo al 26 marzo ci sarebbero stati 20mila casi con 2mila pazienti in terapia intensiva. Cajazzo fece una richiesta esplicita a Kluge chiedendo supporto per chiudere la Lombardia".
"Lo ha chiesto a noi (OMS, ndr) perché è l'agenzia tecnica di riferimento. Era una richiesta molto precisa di chiudere i confini della Lombardia e di adottare subito misure super restrittive sul modello cinese. Ma l'OMS disse che bisognava discutere sulla cosa ed essere cauti a non entrare in quelle che erano beghe politiche interne".
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