15 Dicembre 2021
Nel carcere di Benevento sono stati sequestrati un finto ordigno esplosivo ed un cellulare ad un detenuto. Oltre ad aver commesso un grave illecito, il detenuto è stato poco furbo in quanto avrebbe pubblicato dei video sul suo profilo TikTok.
Il video ha fatto il giro della rete inizialmente, soprattutto grazie alla massiccia condivisione e segnalazione sul Social Network TikTok. L'utente, subito dopo, però ha deciso di rimuovere il contenuto postato. Peccato che alcune persone hanno fatto in tempo a scaricarlo e salvarlo. Tra questi anche il leader della Lega Matteo Salvini, che ha pubblicato sul suo profilo Facebook il video che ha incriminato ulteriormente il detenuto. Il capo del Carroccio non ha potuto fare a meno di commentare l'accaduto, scrivendo un post nella descrizione del video. "Incredibile video postato oggi (e poi rimosso) da un detenuto che, all’interno di una cella, mostra orgoglioso un ordigno autoprodotto. La mia totale solidarietà a donne e uomini della Polizia Penitenziaria, costretti a lavorare in condizioni disastrose". Questo è quanto si legge dal profilo Facebook di Matteo Salvini.
A commentare l'accaduto anche il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) di Benevento. Come riporta la testata L'Occhio di Benevento, il sindacato autonomo ha dichiarato che "si è trattato di una importante attività investigativa posta in essere a seguito di una incisiva perquisizione straordinaria, disposta da Direttore e Comandante, che ha avuto esito positivo. Dalla repentina operazione di polizia, condotta con solerzia e spiccata professionalità, è stato rinvenuto l’ordigno artigianale risultato al momento privo di polvere pirica, detonatore/inesco. L’ordigno, pur senza esplosivo, in un ambiente come quello penitenziario avrebbe potuto avere un deleterio effetto intimidatorio e di minaccia, mettendo a rischio la sicurezza interna, del personale e degli stessi detenuti. I controlli che si sono sviluppati su un intero reparto detentivo hanno consentito di rinvenire e sequestrare due cellulari con cavetti. Nel settore colloqui inoltre sono state sequestrate diverse sim cards all’interno dei pacchi dei familiari diretti ai detenuti. Il SAPPE Campania esprime i propri apprezzamenti per i risultati ottenuti".
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