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Bevi il caffè amaro? Potresti essere uno psicopatico: ecco perchè

Chi l'avrebbe detto che la nostra preferenza in merito al caffè potrebbe rivelare lati oscuri della nostra mente? E' quello che ha scoperto una ricerca dell'Università di Innsbruck

10 Novembre 2020

Bevi il caffè amaro? Potresti essere uno psicopatico: ecco perchè

Caffè (foto Pixabay)

Preferisci il caffè amaro? Potresti essere uno psicopatico

Dimmi come bevi il caffè e ti dirò chi sei. Sì, la nostra preferenza in merito al caffè potrebbe rivelare se abbiamo disturbi della personalità. Secondo uno studio svolto dall’università di Innsbruck, chi beve caffè amaro potrebbe nascondere una psicopatia.

Caffè amaro e disturbi della personalità

Lo studio pubblicato sulla rivista "Appetite" risale al 2015 e suggerisce una correlazione fra tratti di personalità sadici o psicopatici e preferenze per il caffè nero e altri gusti amari.

La predilezione per cibi amari (dai ravanelli all’acqua tonica fra le bevande, per esempio) potrebbe nascondere un "sadismo quotidiano" che include il godimento nell’infliggere moderati livelli di dolore agli altri.

La ricerca rileva che le persone che bevono il caffè con latte o zuccherato (e amano altri sapori dolci), tendono ad avere una personalità più gradevole e un'inclinazione alla simpatia, alla cooperazione, alla gentilezza. Secondo lo studio, l’associazione cibi amari-tendenze psicopatiche potrebbe addirittura diventare cronica e peggiorare nel tempo.

Caffè e psicopatia

Niente paura però. Gli amanti del caffè amaro potranno essere più tranquilli seguendo uno studio della Roosevelt University di Chicago, che ha approfondito le analisi, moderandone notevolmente i risultati. Steven Meyers, docente di psicologia, non si trova in sintonia con lo studio austriaco, e cita solo una "associazione molto piccola" tra il gusto per le cose amare e i tratti cosiddetti machiavellici. "I risultati devono essere interpretati con cautela – ha affermato – e dovrebbero essere replicati più volte da altri prima di meritare credito".

Il dott. Meyer evidenzia che le preferenze di gusto sono influenzate dalla nostra cultura ed esperienza personale, non solo dai tratti di personalità, e che comunque tendono a cambiare con l’età. I bambini per esempio odiano le verdure, ma da adulti no. "Alla maggior parte delle persone peraltro non piace nemmeno il caffè la prima volta che lo provano”, afferma.

"Senza contare che i bevitori di caffè amaro potrebbero essere semplicemente più attenti alla salute e alla linea, preferendo evitare di aggiungere zuccheri e grassi", aggiunge. Quindi non è detto che dietro un bevitore di caffè amaro si nasconda una sorta di "Dottor Jekyll e Mister Hyde", ma forse più semplicemente un amante della linea. 

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