01 Ottobre 2020
L'Ospedale Sacco di Milano ha scoperto due anticorpi che potrebbero essere prodotti per la cura dal Covid-19. Sarebbero in grado di bloccare il virus, come spiega il responsabile del reparto di Malattie infettive del nosocomio, Massimo Galli, in un'intervista a La Stampa.
"Sono stati isolati due anticorpi derivanti da altrettanti donatori - precisa Galli - ce ne sono almeno altri due al mondo, ma questi sono due in più e visto il loro potenziale terapeutico potrebbero essere riprodotti su larga scala". Per l'infettivologo è difficile prevedere se si arriverà prima agli anticorpi o ai vaccini: "Per entrambi vale il detto 'prima i dati poi le date'. Se gli anticorpi funzionassero sarebbero un'evoluzione della terapia del plasma perché ne userebbero il principio attivo come cura. Il vaccino sarebbe preventivo ed è sempre meglio prevenire che curare".
“Questa estate purtroppo ha rimescolato le carte e Regioni che erano state poco colpite e che avevano fatto molto bene il lockdown dopo l’estate si sono viste arrivare infezioni che precedentemente non avevano. Servirà stare molto attenti proprio in quelle Regioni”. Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano.
“Per quanto riguarda la nostra situazione – ha aggiunto - stiamo certamente meglio rispetto alla Francia e la Spagna e speriamo che si continui a stare meglio, però è un dato di fatto che potremmo avere problemi quindi bisogna tenere l’attenzione alta. Queste due o tre prossime settimane sono cruciali nell’osservazione, nel contenimento e nell’intervento immediato sulla limitazione dei focolai”.
Sui vaccini antinfluenzali “qualche problema esiste, le farmacie mi dicono che non hanno il vaccino e hanno difficoltà ad averlo. Spero che questa difficoltà venga superata in un breve periodo". Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24 Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano. "Per quanto riguarda la copertura delle categorie che devono essere coperte - ha aggiunto - parliamo prima delle persone che hanno altre patologie che li candidano a dover essere protetti anche dall’influenza, queste dovrebbero avere il vaccino per prime e dovrebbero averlo con una disponibilità importante. Dovremmo avere una certa copertura per i bambini, mentre per gli anziani arriverà al limite temporale utile, almeno in Lombardia, ma dovrebbe arrivare. Preferirei che per gli operatori sanitari, dove ci sono molti riluttanti ma che dovrebbero invece assolutamente vaccinarsi in massa, avessimo la disponibilità del vaccino un po’ prima ma questo a quanto pare non sarà”
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