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Coronavirus, report sul Covid-19: 'Epidemia in Italia non è finita'

13 Giugno 2020

"In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l’epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa". Questo emerge dall'aggiornamento del monitoraggio Iss-ministero della Salute per la settimana dall'1 al 7 giugno.

"È essenziale mantenere elevata l’attenzione - ribadiscono Iss e Ministero - e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico".

"Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Sars-Cov-2 in Italia rimane a bassa criticità. Si osserva una generale diminuzione nel numero di casi - si legge ancora nel report - ed una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali".

Coronavirus, report Covid: 'Possibile insorgenza di nuovi focolai'

"Persiste in alcune realtà regionali - si legge ancora nel report sul Covid - un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevato, seppur in diminuzione. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di Sars-Cov-2 è ancora rilevante". "Permangono segnali di trasmissione con nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio e con possibile insorgenza di focolai. Questo descrive una situazione ancora epidemiologicamente fluida - sottolinea il report - che richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione, quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico. È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva e accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche".

"La situazione epidemiologica in Italia - spiega poi il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza -continua a migliorare e l'incidenza di Covid è in diminuzione in tutte le Regioni. Il valore Rt è al di sotto 1 in tutte le aree del Paese. Naturalmente il virus continua circolare, anche se con bassa intensità per cui non si può escludere l'occorrenza di possibili focolai. Le autorità devono intervenire prontamente per contenere questi focolai. Soprattutto è bene che si mantengano comportamenti adeguati come il distanziamento sociale per ridurre al minimo la velocità di circolazione del virus".

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