25 Novembre 2020
Natale 2020 (fonte foto Lapresse)
Mentre si attende il nuovo Dpcm - che entrerà in vigore non appena scadrà quello attuale, cioè il 3 dicembre 2020 - il governo ipotizza nuove possibili misure: dal cenone di Natale, agli spostamenti tra Regioni per ricongiungersi con le proprie famiglie, alla possibile apertura degli impianti sciistici, fino ad arrivare alla scuola.
Cosa prevede il nuovo decreto? Per il momento ancora nessuna notizia certa: "Valuteremo i dati fino all'ultimo" ha detto il Ministro della Salute Speranza alla trasmissione diMartedì su La7. "Ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore, quindi vorremmo vedere e capire quanto riusciamo ancora a piegare la curva con le misure adottate finora, ma continueremo con il principio di proporzionalità delle misure restrittive" ha continuato.
Speranza quindi annuncia che l'Italia rimarrà probabilmente ancora suddivisa in aree a rischio di contagio da Coronavirus, confermando la scelta di "non fare un lockdown generalizzato uguale in tutti i territori" e mantenere la distinzione in zone rosse, arancioni e gialle. "Penso che sia il metodo giusto e vogliamo insistere su questa strada" ha continuato il Ministro della Salute Speranza, avvertendo: "Guai a scambiare i primi segnali che vanno nella direzione giusta per uno scampato pericolo".
Il nuovo Dpcm permetterà gli spostamenti tra Regioni in vista delle festività natalizie? Per il momento, ribadisce Speranza "Bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari", così da "ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone quando queste non sono indispensabili e bisogna restare a casa ogni volta che è possibile". Poi il Ministro ha aggiunto: "Vedremo l'evoluzione epidemiologica delle prossime settimane".
Per quanto riguarda invece il cenone di Natale 2020, il Ministro della Salute, per il momento, ritiene che si possa fare, ma con un numero limitato di persone. "Bisognerà limitarsi agli affetti più stretti" ha detto Speranza, precisando però che non è ancora stato imposto un tetto massimo di partecipanti. "I numeri li valuteremo, ne ragioneremo nelle prossime ore" ha precisato.
Oggi infatti ci sarà una riunione in cui il governo discuterà anche a proposito di questo. Intanto "in Germania hanno scelto il numero 10, ma, al netto del singolo numero, il messaggio è quello di ridurre tutte le occasioni non necessarie in cui il contagio si può diffondere" ha ricordato Speranza.
Un'altra questione che verrà affrontata dai Ministri nelle prossime ore sarà quella degli impianti sciistici. Con il nuovo Dpcm potranno aprire o dovranno rimanere chiusi? Mentre le Regioni hanno chiesto l'apertura, Speranza sembra aver posto un blocco: "Io capisco che dietro ogni ambito economico, sociale, come anche quello del turismo della neve ci sono famiglie e persone che lavorano e che meritano il massimo rispetto".
"Ma - ha precisato Speranza - il punto non è solo la pista da sci. Il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza in quei posti". Poi il Ministro ha ricordato la situazione di quest'estate, quando "in tanti, nel nostro Paese, hanno pensato che la battaglia fosse vinta, hanno abbassato la guardia, e ci siamo ritrovati oggi con una situazione difficile da gestire".
Quindi, "attenzione: non ripetiamo gli errori fatti in estate" ha proseguito Roberto Speranza. Intanto l'Austria si è detta contraria alla proposta avanzata dall'Italia di chiudere gli impianti sciistici a livello europeo durante le vacanze natalizie.
Il governo tratterà anche il tema dell'ipotetica apertura delle scuole con il nuovo Dpcm del 3 dicembre. Si sta parlando infatti di una ritorno alla didattica in presenza, ma senza ancora alcuna notizia certa. Nella riunione di oggi tra il premier Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza si approfondirà anche questo punto.
Per il momento circolano voci di un possibile "giorno X" in cui le scuole potrebbero riaprire. Fonti di governo fanno sapere che forse dal 9 dicembre i ragazzi potrebbero tornare nelle aule. I dati decisivi saranno quelli attesi per la giornata di venerdì. A chiedere l'immediato ritorno sui banchi è anche la ministra Lucia Azzolina.
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