10 Agosto 2020
Tanti gli argomenti toccati dal premier Giuseppe Conte ieri, a Ceglie Messapica, Brindisi. Intervistato dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino a La Piazza, il Presidente del Cosiglio ha fatto sapere che voterà sì al referendum sul taglio dei parlamentari, che spinge per un'intesa elettorale Pd-M5s. Si è mostrato inoltre in sintonia con Luigi Di Maio, mettendo a tacere le recenti voci che ipotizzavano un po' di frizione per la linea dura dell'ex capo politico dei 5 Stelle sul tema dell'immigrazione e degli sbarchi. Conte ha anche affermato di essere favorevole al sistema elettorale proporzionale, bacchettando implicitamente i renziani. "Sarebbe abbastanza eccentrico, singolare, se il presidente del Consiglio non sostenesse il proporzionale. Mi auguro - ha affermato Conte - che il dialogo prosegua e si finalizzi". Il Premier non cita Italia Viva, ma le sue parole suonano come un richiamo a Matteo Renzi che nelle ultime settimane ha rinnegato l'intesa sulla nuova legge elettorale optando per il maggioritario.
Cosa non rifarei? "Non saprei dire una cosa in particolare. Anche i famosi Dpcm a monte avevano dei decreti legge - ha spiegato il premier Conte - e li abbiamo assunti sempre avendo alla base le valutazioni di tutti gli esperti, con grande condivisione di tutti i ministri e dei rappresentanti degli enti locali. Le decisioni le abbiamo sempre prese con grande ponderazione e responsabilità". Il lockdown nazionale è troppo severo? "Io vorrei ricordare che dopo il verbale del giorno 7 del Cts, quando il Cts si è convinto che ci voleva una misura più radicale per Alzano e Nembro, è successo un fatto nuovo - che molti si sono recati da Nord a Sud. A quel punto abbiamo ritenuto fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud - ha aggiunto - che significava mettere in sicurezza il Paese. E di questo sono orgoglioso".
"Essere additati come modello a livello internazionale è un grande merito collettivo. Errori? Ci sono state giornate e settimane molto difficili - ha spiegato il Premier - decisioni sofferte, perché in una pandemia ci sono valutazioni sociali ed economiche, ma abbiamo lavorato sempre con metodo, responsabilità e coscienza e questa è stata la nostra forza".
"Non farò un mio partito" ne è certo il premier Conte che spiega: "Quando dissi che non mi vedo lontano dalla politica, intendevo che non mi vedo, una volta finita questa esperienza, tornare normale cittadino senza dare contributo di idee. Questo non vuol dire che farò un mio partito". "Il ruolo che io ho è un ruolo che avverto come di grande responsabilità - aggiunge - cerco nel dialogo con tutte le forze politiche di orientare questo confronto per cercare di migliorare il dl agosto. Ci siamo resi conto che queste misure ci dovranno consentire l'impatto ad autunno di questa recessione economica e sociale. In questo dialogo il mio compito sara' sempre quello di orientare tutte le forze politiche a mettere da parte qualche bandierina per l'interesse generale. Le forze, quando il confronto viene cosi' impostato, seguono questa linea. Sempre con spirito di servizio".
"Dire che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sia 'salviniano'" sul tema immigrazione "è fargli un torto, non perché Salvini sia spregevole, ma perché l'opera è più complessa e non si limita a dire teniamoli in mare 5, 10 o 15 giorni". Lo afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a La Piazza. "Dobbiamo prevenire i flussi e contenerli" dalla Tunisia e per questo "stiamo collaborando con le autorita', perche' "non posso chiedere sacrifici agli italiani" per evitare il diffondersi del coronavirus e poi "tollerare che arrivino in Italia migranti positivi che vanno in giro liberamente".
A cena andrebbe più volentieri con Meloni o Salvini? "Con Salvini c'è qualche difficoltà di comunicazione - confessa il Premier - confido di poter dialogare meglio con la Meloni".
A cena andrebbe più volentieri con Vito Crimi o Nicola Zingaretti? "Li porterei tutti e due, così si potrebbe parlare anche di elezioni regionali…". Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ospite de 'La Piazza'.
A cena andrebbe più volentieri con Luigi Di Maio o Alessandro Di Battista? "Con Di Maio sono andato spesso - afferma Conte - andrei volentieri con Di Battista".
"Non dico faremo il Ponte (sullo Stretto di Messina), perché non ci sono le condizioni. Ma prima dobbiamo preoccuparci dei collegamenti" interni. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a 'La Piazza'. "Sullo Stretto - spiega il Premier - dobbiamo pensare, quando si riveleranno le condizioni, a un capolavoro di ingegneria. Un ponte anche sottomarino, ci stavo pensando".
"L'Italia è leader nella ricerca del vaccino. Siamo in alcuni progetti di ricerca - fa sapere il premier Conte parlando del vaccino contro il Covid-19 - con segnali positivi. Se si dovessero confermare queste previsioni, c'è la possibilità di disporre presto del vaccino e di poterlo mettere a disposizione di altri Paesi europei. Quando presto? Mesi diciamo. Entro l'anno? Speriamo". "Non ritengo che dovrà essere obbligatorio", sottolinea il premier. Cosa dobbiamo attenderci in autunno sul fronte coronavirus? "Non abbiamo una 'intelligence', le informazioni che abbiamo le condividiamo. Non abbiamo la palla di vetro per prevedere nuove ondate - esclama Conte - non ce l'hanno nemmeno gli scienziati".
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