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Conte: 'Proroga stato emergenza è scelta inevitabile. Governo liberticida? Grave dirlo'

29 Luglio 2020

La proroga dello stato di emergenza non è "una torsione autoritaria", è una misura "legittima e inevitabile perché il virus continua a circolare". Con queste parole il premier Giuseppe Conte, in Aula a Palazzo Madama, formalizza la decisione del governo e della maggioranza di prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Conte elenca, prima del voto del Senato, tutti i presupposti giuridici ed empirici sulla cui base intervenire "con tempestività ed efficacia", completando quanto finora fatto. Le opposizioni mantengono però una linea dura: Fi, Lega e Fdi fanno muro contro la proroga. Matteo Salvini, nel pomeriggio, chiama anche il presidente Sergio Mattarella per esprimere il suo "sconcerto".

Arriva poi il via libera del Senato alla proroga, tuttavia con 157 voti a favore, 125 contrari e 3 astenuti. Mattia Crucioli, già in passato in dissenso con il M5S, vota contro il suo gruppo. Votano contro anche due ex M5S, Carlo Martelli e Lelio Ciampolillo. La mozione dell'opposizione viene bocciata (preclusa e non votata) nella parte che dice no alla proroga ma approvata nella passaggio in cui si chiede il coinvolgimento delle regioni con 281 sì e 3 astenuti.

Conte: 'Governo liberticida su proroga emergenza? Grave dirlo'

Governo liberticida? "Affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza nella realtà". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando nell'Aula della Camera sulla proroga dello stato di emergenza e rispondendo alle accuse dell'opposizione.
La proroga viene decisa "non certo perchè si vuole fare un uso strumentale per atteggiamento liberticida, reprimere il dissenso o ridurre la popolazione in uno stato di soggezione - spiega il premier - non si faccia confusione davanti alla popolazione, c'è qualcuno che è stato convinto che la proroga dello stato di emergenza significhi il ritorno al lockdown, non è affatto così". "La proroga dello stato di emergenza, se tiriamo via le polemiche e le posizioni ideologiche, è - sottolinea Conte - una scelta obbligata basata su motivazioni tecniche".

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