01 Giugno 2020
Regione Lombardia (foto LaPresse)
"Dal 3 ci si muove liberamente, poi alcune Regioni stanno riflettendo sui periodi di vacanza. Ma non si può parlare di passaporto sanitario, perché il test sierologico riguarda solo il fatto se hai avuto una malattia e poi va approfondito con un tampone. Non c'è alcun tipo di garanzia". Così l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a Mattino Cinque. "Il passaporto sanitario non è uno strumento che ha fondamento - ha precisato l'assessore - ed è stato giustamente evidenziato dal Ministero e da tutti gli esperti".
"Partiamo da un assioma: la scienza non ci ha dato un'indicazione chiara, precisa e puntuale su cui agire. Abbiamo avuto fior di esperti - spiega Gallera - che dicevano tutto e il contrario di tutto nella stessa giornata. In Lombardia è esplosa una bomba che ha trovato tutti impreparati, come tutto il mondo Occidentale". "Non ci sono magheggi nei dati - assicura Gallera, riferendosi alle accuse sui numeri dei contagi diffusi dalla Regione Lombardia - C'è un sistema nazionale, voluto e definito con un decreto del ministro della Salute, per il quale le Regioni inviano dati specifici, puntuali e molto approfonditi". "Se l'Iss evidenzia poi la correttezza delle Regioni e della Lombardia - sottolinea - vuol dire che ha fatto degli approfondimenti. I nostri dati sono stati i più chiari e lineari fin dal primo giorno. Non abbiamo mai confuso i guariti clinicamente con le persone che avevano il doppio tampone negativo o i tamponi totali con i casi. Noi diamo i dati in maniera corretta".
"La situazione è in forte miglioramento nella nostra regione" spiega Gallera. Parlando poi della chiusura da parte di alcune regioni ai turisti dalla Lombardia afferma: "Mi sembra poco rispettoso di quello che abbiamo vissuto un atteggiamento che riguarda solo i lombardi o altri cittadini". "L'atteggiamento della Grecia è incomprensibile - ha aggiunto - In Europa abbiamo avuto nazioni che hanno vissuto molto peggio e molti più contagi. Il Paese che ha avuto la situazione peggiore è il Belgio e che l'attenzione si punti sul Nord Italia mi sembra francamente anacronistico. L'Europa dovrebbe dare indicazioni di unità, individuando regole comuni per tutti".
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