Giro dell'Emilia, esclusa squadra Tel Aviv Israel Premier Tech, assessora di Bologna Li Calzi: "Sport non chiude gli occhi davanti a Gaza"
Contestazioni e appelli del Comune portano all’esclusione del team israeliano: lo sport non può ignorare Gaza, dicono Lepore e l’assessora Li Calzi
È arrivata l'ufficialità: la squadra di ciclismo di Tel Aviv, la Israel Premier Tech, è esclusa dal Giro dell'Emilia. L'assessora allo Sport e al Bilancio del comune di Bologna, Roberta Li Calzi, ha giustificato la decisione dicendo che lo sport "non chiude e non può chiudere gli occhi" davanti al genocidio di Gaza.
Giro dell'Emilia, esclusa squadra Tel Aviv Israel Premier Tech, assessora di Bologna Li Calzi: "Sport non chiude gli occhi davanti a Gaza"
La squadra ciclistica Israel Premier Tech non prenderà parte al Giro dell’Emilia, in programma il 4 ottobre a Bologna. La conferma è arrivata dall’organizzazione della corsa, il Gs Emilia, che ha pubblicato la startlist ufficiale senza il nome del team israeliano. La decisione giunge dopo giorni di proteste e prese di posizione politiche, culminate con l’intervento diretto del Comune di Bologna.
L’assessora allo Sport e al Bilancio, Roberta Li Calzi, aveva chiesto l’esclusione della formazione, motivando: “Di fronte a quanto sta accadendo a Gaza sarebbe stato ipocrita considerare la presenza di una squadra legata a quel governo un fatto ininfluente, legato a una semplice competizione sportiva. Riteniamo che lo sport sia un veicolo di valori universali di condivisione, leale competizione e solidarietà tra i popoli”.
Sulla stessa linea il sindaco Matteo Lepore, che in un post su Facebook ha commentato: “Anche lo sport deve mostrare quanto la vita umana venga prima di ogni altra cosa. Quanto sta facendo il governo di Israele a Gaza è inconcepibile e inaccettabile”.
Nei giorni scorsi, collettivi e centri sociali avevano annunciato mobilitazioni contro la presenza della Israel Premier Tech, evocando scenari simili a quelli della Vuelta di Spagna, dove il team era stato più volte contestato con azioni di piazza. Per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, la questura e la prefettura avevano espresso pareri di cautela.
L’organizzazione del Giro ha parlato di “una scelta condivisa” con la stessa squadra, per evitare tensioni e blocchi durante la gara. Una decisione che riflette anche la sensibilità della città: “Siamo soddisfatti – ha aggiunto Li Calzi – che l’organizzazione abbia compreso quanto questa posizione sia condivisa da larga parte della nostra comunità”.
Il Giro dell’Emilia, che tradizionalmente si conclude con la salita al Colle di San Luca nella giornata dedicata al patrono, si svolgerà quindi senza la squadra israeliana. Un’esclusione che segna il punto d’incontro fra pressioni sociali, istituzioni locali e valutazioni di ordine pubblico, e che rilancia il dibattito sul rapporto tra sport e politica in tempi di conflitto.