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Euro 2024: Qual è il modulo più efficace per l’Italia di Spalletti?

28 Giugno 2024

Euro 2020 Euro 2020, Italia - Spagna, l'articolo spagnolo getta veleno sulla nazionale italiana

Europei (fonte: LaPresse)

Ad ogni manifestazione di livello internazionale i dibattiti sul modulo da adottare sono stati sempre al centro dell’attenzione dei tifosi e non solo. Anche il CT della Nazionale sembra indeciso sullo schema tattico in quanto i convocati di mister Spalletti possono adattarsi bene a diverse strategie.

Le scommesse europei non si incentrano solamente sulla vincitrice ma anche sui possibili moduli che adotterà l’Italia. Le due scelte che sembrano andare per la maggiore sono il 4-2-3-1 ed il 3-4-2-1, probabilmente in virtù della crisi degli attaccanti italiani, lontani dalla ricchezza di 20 anni fa. Ma vediamo quali sono le opzioni di Spalletti e quale sembra essere la soluzione più adatta in prospettiva delle avversarie del Gruppo B.

La difesa: giocare a 3 o a 4?

La prima incognita sarà quella di decidere con quanti difensori giocare in quanto la prospettiva di tre centrali difensivi ha i suoi pro e contro. Di certo con meno uomini dietro si riuscirà a fare più densità a centrocampo e in fase difensiva si può anche ripiegare a 5 con i due esterni di centrocampo pronti a scalare. Tuttavia, un modulo del genere, nel quale si rinuncia ai terzini, potrebbe risultare svantaggioso contro squadre che giocano molto sulle fasce. Ci si ritroverebbe in inferiorità numerica, con la necessità di far scalare i trequartisti a copertura.

È certo che se si osservano le prestazioni in questa stagione di Atalanta ed Inter, che giocano i tre difensori dietro, non si può parlare di difficoltà sulle fasce in quanto le due squadre si sono dimostrate molto solide in questo senso. Certo dipenderà dagli interpreti: Di Marco è già abituato a questo ruolo a tutta fascia, così come Di Lorenzo e quindi sotto questo punto di vista questa strategia sembra una strada percorribile. Se si pensa anche che fra i centrali di difesa titolari ci potrebbero essere Bastoni e Darmian, che all’Inter sono abituati a giocare in questo modo, la migliore tattica risulta essere la difesa a tre.

Molto spesso, infatti, bisogna considerare che anche se un allenatore ha un modulo preferito, dovrà per forza di cose adattarsi alle caratteristiche e abitudini dei giocatori. Ciò vale soprattutto per la Nazionale, in quanto Spalletti non avrà molto tempo per plasmare le proprie idee e meccanismi, per questo a volte conviene sfruttare le conoscenze già acquisite dei giocatori durante la stagione.

Tuttavia, Spalletti nella sua carriera ha sempre giocato con i 4 difensori dietro, cercando di dare solidità sulle fasce. Anche questa variante si potrebbe adattare al gioco dell’Italia, avendo giocatori come Darmian e Di Lorenzo che possono tranquillamente fare i terzini nei 4 o i centrali di destra e sinistra nella difesa a 3. È probabile, comunque, che Spalletti possa inizialmente partire con i tre dietro in sfide più impegnative come contro la Spagna, dove una buona densità a centrocampo servirebbe a contrastare i palleggiatori iberici e magari invece osare di più sulle fasce nelle partite contro Croazia e Albania.

Il centrocampo

Nel caso di difesa a 3 il centrocampo sarebbe davvero molto folto, con gli esterni di centrocampo a giocare a tutta-fascia, con i due centrali a creare gioco. Probabilmente a fianco di Jorginho, regista della Nazionale, giocherà Barella, ottimo nel recupero palla e negli inserimenti, dando manforte ai due trequartisti. Questi ultimi avranno la possibilità di svariare su tutto il fronte offensivo, dando supporto al centravanti ma anche ai due centrali di centrocampo. Giocando fra le linee di difesa e centrocampo avversario, possono non dare punti di riferimento e creare azioni ricche di imprevedibilità.

Di certo si chiederà ai trequartisti un sacrificio in fase di non possesso, andando a supportare anche laterali di centrocampo per evitare che si trovino in inferiorità numerica. Fra i papabili trequartisti troviamo sicuramente Chiesa, mentre l’altro potrebbe essere Pellegrini per dare più densità al centrocampo, specialmente contro la Spagna, oppure El Shaarawy o Orsolini nel caso in cui si cerchi un gioco più offensivo.

Nel caso di 4-2-3-1 i centrali di centrocampo rimarranno probabilmente gli stessi, mentre si aggiungerà un trequartista in più, ruolo che la Nazionale copre bene in quanto oltre ai già citati giocatori troviamo anche Raspadori e Zaccagni. È possibile che contro l’Albania il mister potrebbe puntare a una squadra più sbilanciata per tenere il pallino del gioco in mano e mettere sotto pressione la difesa avversaria.

L’attacco

In attacco non ci sono molti dubbi, sia nel caso di 4-2-3-1 o di 3-4-2-1. Le prime punte pure convocate da Spalletti sono Retegui e Scamacca, in due a giocarsi un posto nella squadra titolare. Visti gli incontri ravvicinati però, è probabile che i due si alterneranno in quanto presentano caratteristiche molto simili, in grado di supportare i trequartisti con il gioco di sponda vista la fisicità.

È probabile che con i 4 dietro ed i 3 trequartisti ci sarà più gioco sulle fasce, con Scamacca leggermente favorito, mentre con la maggiore densità a centrocampo Retegui si presta di più al fraseggio.

Quale modulo quindi?

Spalletti sta facendo diverse prove in questi giorni per cercare di capire quale modulo si adatti meglio alle caratteristiche dei giocatori. La Nazionale esordirà Sabato 15 giugno contro l’Albania, probabilmente il CT cercherà di osare e impostare una squadra offensiva per cominciare al meglio l’Europeo. Non resta che attendere e godersi le prodezze dei giocatori italiani.

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