20 Dicembre 2022
fonte: imagoeconomica.it
In pochi giorni il mondo del calcio ha ricevuto dure notizie: dalla morte di Sinisa Mihajlovic a causa di una forma grave di leucemia e l’annuncio di Gianluca Vialli di "sospendere i suoi impegni professionali presenti e futuri" a causa di un tumore al pancreas. Un oscuro alone avvolge ora lo sport più amato dagli italiani e le supposizioni del senatore di Forza Italia Claudio Lotito stanno facendo discutere e riflettere: "forse malattie legate alle cure dei calciatori".
Il senatore di Forza Italia e presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito, parla di una "possibile relazione tra le cure dei calciatori e le malattie che stanno emergendo in questi ultimi periodi".
L’ex calciatore e allenatore Sinisa Mihajlovic, è morto a causa di una leucemia mieloide acuta. Aveva ricevuto un trapianto di midollo ma a distanza di tempo la malattia è tornata "è stata molto aggressiva ed è stata refrattaria alle cure". Lotito chiama in causa anche i vaccini: "Bisogna approfondire alcune malattie, che potrebbero essere legate, ora non voglio fare l’esperto, al tipo di stress, di cure che venivano fatte all’epoca e ai trattamenti che venivano fatti sui campi sportivi. Per esempio, i vaccini servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro".
Lotito continua con le sue supposizioni: "Gianluca Vialli combatte contro un tumore al pancreas da 5 anni. In Italia Mihajlovic ha militato in Roma, Sampdoria, Lazio e Inter dal 1992 al 2006. Vialli ha giocato con Cremonese, Sampdoria e Juventus dal 1981 al 1996. Un caso di leucemia che fece discutere il mondo del calcio è quello di Bruno Beatrice. Il calciatore si ammalò nel 1985, un anno dopo il ritiro, per una leucemia linfoblastica acuta. Nel 1976 aveva trattato una pubalgia cronica con radioterapia a base di raggi X. Anche altri calciatori della Fiorentina, la squadra in cui militava, morirono prematuramente. La procura di Firenze ipotizzò all’epoca il reato di omicidio preterintenzionale nei confronti dell’allenatore dei viola Carlo Mazzone. I giudici archiviarono l’indagine per prescrizione. La vedova di Beatrice parlò ripetutamente di un trattamento con raggi Roentgen alla base della malattia del calciatore. In ogni caso, nulla di collegabile alla morte di Mihajlovic o alla malattia di Vialli. A proposito dei vaccini, va invece segnalato che Mihajlovic si è ammalato prima che il vaccino contro il Coronavirus fosse disponibile. Esattamente come Vialli".
"Stiamo parlando del nulla, continua Lotito, non c’è nessun discorso scientifico, certo ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente. Accadono anche nella vita ordinaria, ma su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360° per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo".
Allo studio il legame tra Sla e il calcio, che sarebbe la malattia che più colpisce i calciatori. La sclerosi laterale amiotrofica (Sla), ha avuto tra le sue vittime ad esempio Gianluca Signorini e Stefano Borgonovo. Una conferma importante è arrivata due anni fa da uno studio italiano, che passando in rassegna i dati relativi ad oltre 23mila giocatori di calcio di serie A, B e C dal 1959 al 2000, ha osservato 34 casi di Sla, dunque una incidenza all’incirca doppia rispetto a quella nella popolazione generale. Il rischio è risultato maggiore per i più giovani, sotto i 45 anni, ed in particolare per i centrocampisti che militavano in serie A, con un esordio della malattia anticipato di circa 20 anni rispetto alla popolazione generale. Una delle ipotesi al vaglio degli scienziati è un possibile legame con eventi traumatici, che possono essere comuni in alcuni sport da contatto come il calcio.
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