Gianluca Vialli, come sta oggi davvero: le condizioni si aggravano

Come sta oggi davvero Gianluca Vialli? Tutti si fanno la stessa domanda ed ecco che finalmente sembra essere arrivata una risposta. Stando a quanto riferiscono le voci sul suo conto, le condizioni dell'ex calciatore si starebbero aggravando giorno dopo giorno. La malattia infatti sembra non volerlo lasciare tranquillo. La famiglia di Gianluca Vialli sarebbe davvero preoccupata. Ma vediamo le cose nel dettaglio. 

Gianluca Vialli, come sta oggi: c'è preoccupazione

Nel mondo del calcio (e non solo) oggi c'è preoccupazione per l'amatissimo Gianluca Vialli. Dopo la morte di Sinisa Mihajlovic, che ha sconvolto l'Italia intera, ora tutti sono in ansia per Gianluca, leader della Sampdoria tricolore con Vujadin Boskov. Vialli è da poco tornato a combattere la battaglia più dura della sua vita: quella contro un terribile tumore al pancreas. Tumore con il quale convive da ormai cinque anni. Lo stesso sportivo lo ha definito "un ospite indesiderato", "un compagno di viaggio che avrei evitato volentieri".

Ma come sta oggi Gianluca Valli? Qualcosa, purtroppo, sta succedendo, come in molti avevano già intuito. Quello che sappiamo è che l'ex bomber - che mercoledì scorso ha annunciato un "ritiro temporaneo", attraverso il sito della Figc, dal suo ruolo di capo delegazione degli azzurri - si trova al momento a Londra, dove è ricoverato in una clinica specializzata.

La preoccupazione viene, in particolare, dal fatto che la mamma di Vialli, l'87enne Maria Teresa, ha preso un volo ed è partita di corsa da Cremona per l'Inghilterra. Proprio a Londra Gianluca aveva, in passato, già sostenuto i due cicli di chemioterapia per il tumore al pancreas scoperto nel 2017.

Ebbene, la partenza della madre di Gianluca Vialli fa pensare che le condizioni del figlio si starebbero aggravando sempre di più. Tuttavia, al momento, nessuno ha confermato (ma neanche smentito) le voci suo conto. La speranza per tutti quanti è che siano solo dei "falsi allarmi" e che lo sportivo torni "in campo" il prima possibile.