Gianluca Vialli è morto davvero? Tutto sulla sua malattia e sulle condizioni di salute

Su Facebook si sono diffuse diverse indiscrezioni che parlano di Gianluca Vialli morto. Ma è vero? Qualche anno fa lui aveva rivelato di essere guarito dal cancro al pancreas. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute sarebbero però peggiorate e subito qualcuno ne ha approfittato. Ogni volta ci sono sempre persone che speculano sulla sua malattia. Vediamo come sta oggi e se è vero quello che si legge online.

Gianluca Vialli è morto davvero?

Sono assolutamente da smentire le voci su Gianluca Vialli morto. Nessuno sa quali siano le sue reali condizioni di salute né se la sua malattia sia tornata o peggiorata. Una cosa è però certa: non è morto. Negli ultimi due giorni si sono diffuse vergognosi post che riportano titoli acchiappa solo per portare gli utenti sul proprio canale o sito.

Dal titolo sembra che Gianluca Vialli sia morto, ma cliccando sopra poi si scopre che l'articolo dice tutt'altro.

Come sta Gianluca Vialli oggi: non è morto

A parte queste indiscrezioni assolutamente false, non ci sono aggiornamenti ufficiali recenti sulle condizioni di salute del dirigente sportivo. Qualche tempo fa lui aveva parlato della sua malattia, mostrando tutte le sue paure. “Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire”, aveva raccontato.

“Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato”, aveva aggiunto l'ex calciatore.

“La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto - aveva però sottolineato - essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh…”

Gianluca Vialli malattia

L’ex calciatore cremonese lotta dal 2017 contro un tumore al pancreas. Negli ultimi anni la malattia era regredita e Vialli era “tornato in campo” con il ruolo di Capo delegazione della Nazionale Azzurra. Il suo abbraccio all’amico di mille battaglie, Roberto Mancini, nella notte dell’Europeo di Wembley era rimasto nel cuore di tutti.