21 Aprile 2021
Fonte: lapresse.it
Un sogno infranto sul nascere. E’ durata poco l’idea della Superlega. Dopo il dietrofront delle sei compagini inglesi, in nottata dell’Inter, ed infine dell’Atletico Madrid, anche Andrea Agnelli è costretto ad arrendersi. “Il progetto della Superlega non esiste più” ha ammesso alla France Presse l'entourage del presidente della Juventus. La notizia è stata accolta da Piazza Affari con un tonfo del titolo bianconero: perso il 12,35% a 0,76 euro.
I tifosi bianconeri si sono fatti sentire nella notte. "La nostra storia non va infangata, barattata e commercializzata", "Noi siamo la Juventus Fc. No alla Superlega...Vergognati!": queste le scritte di alcuni striscioni appesi dai Viking fuori dall’Allianz Stadium. Anche sui social hanno protestato fortemente.
Nella notte, intanto, l’Inter aveva comunicato il suo addio al progetto: "FC Internazionale Milano conferma che il Club non fa più parte del progetto Super League. Siamo sempre impegnati a dare ai tifosi la migliore esperienza calcistica; l'innovazione e l'inclusione sono parte del nostro DNA fin dalla nostra fondazione. Il nostro impegno con tutte le parti interessate per migliorare l'industria del calcio non cambierà mai". "Una vittoria del buon senso. Il calcio europeo non è per pochi privilegiati" ha esultato, su Twitter, il vice presidente della Commissione Ue Margaritis Schinas commentando il naufragio della Superlega.
“La European Super League è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo necessiti di un cambiamento. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. L'obiettivo della nostra proposta è quello di permettere allo sport di evolvere e allo stesso tempo generare risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, compresi gli aiuti per superare le difficoltà finanziarie a cui è andata incontro l'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Inoltre, la nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati. Nonostante l'annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi. Alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l'intera comunità calcistica".
"Voglio scusarmi con tutti i tifosi e i sostenitori del Liverpool Football Club per i disagi causati nelle ultime 24 ore" queste il messaggio di John W. Henry, patron del Liverpool. "In queste 48 ore vi abbiamo ascoltati, vi ho ascoltati" ha proseguito. "Accolgo con favore l'annuncio di ieri sera. Questo è il risultato giusto per i tifosi, i club e le comunità di tutto il paese. Dobbiamo continuare a proteggere il nostro amato gioco nazionale" questo il commento del premier inglese Boris Johnson.
Ieri ho detto che è ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore". In una nota ufficiale, il presidente della Uefa Ceferin commenta la notizia delle squadre ritiratesi dal progetto della Superlega: "Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all'intero calcio europeo. La cosa importante adesso è andare avanti insieme e ricostruire l'unità di cui godeva prima questo sport",
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