Pamela Prati, archiviato caso Mark Caltagirone, gip: "L'attrice non fu truffata, usò espediente per auto-promozione"

Pamela Prati e il caso Mark Caltagirone vanno ormai avanti da cinque anni, ma finalmente, il gip ha messo la parola fine su questa storia. Nessuna truffa ai danni dell'attrice, riguardo al finto matrimonio. Per il giudice si è trattato di un "espediente utilizzato con il consenso della stessa vittima a scopi auto-promozionali".

Pamela Prati, archiviato caso Mark Caltagirone, gip: "L'attrice non fu truffata"

Pamela Prati denunciava di essere stata indotta a credere all'esistenza di un corteggiatore che non era mai esistito, Mark Caltagirone appunto. Molte emittenti televisive l'avevano invitata per parlare della vicenda, cosa che aveva comportato "un indubbio vantaggio".

La Prati aveva denunciato la cosa nel 2019, a carico delle sue due ex agenti Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, per la vicenda del finto matrimonio con Mark Caltagirone. Tuttavia dopo diversi anni è arrivata la verità. La showgirl, attrice ed ex modella italiana, non fu truffata.

Che il caso fosse una boutade in realtà lo si percepiva da tempo, anche perché già nel 2021 il pm aveva chiesto l’archiviazione su questa "costruzione artificiosa costruita con la complicità, il consenso o, in ultima analisi, la tacita accettazione/connivenza da parte della soubrette". I legali di Pamela Prati avevano chiesto di definire le eventuali colpe dei soggetti coinvolti tramite  l’istituzione di un procedimento.

Pamela Prati e il caso Mark Caltagirone: il riassunto

Il giallo ha inizio poco più di cinque anni fa, quando a fine 2018, Pamela Prati dichiara di esser pronta a sposare un uomo di nome Mark Caltagirone. L'attrice venne ospitata e intervistata più volte in tv, ma nonostante questo emersero dubbi sulla veridicità del futuro marito. Il maggio seguente, la Prati rivelò di essere stata plagiata e che Mark Caltagirone era di fatto un personaggio fittizio.

Le due manager Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, furono denunciate dalla stessa Prati e accusate di sostituzione di persona. Per gli inquirenti, avrebbero preso dai Facebook la foto dell’imprenditore milanese Marco Di Carlo - a sua insaputa - per mettere in scena una finta storia d’amore, al fine di creare battage pubblicitario intorno a Pamela Prati.

Le due avrebbero anche utilizzato le immagini di un ragazzino minorenne, convinto a recitare la parte per una presunta fiction, per inscenare la presenza di un figlio al fianco di Caltagirone.