12 Marzo 2024
Loredana Bertè (fonte foto Lapresse)
"Siamo veramente costernati ma a causa di un improvviso malore, dovuto ai suoi precedenti problemi di salute, Loredana non potrà andare in scena". Con questo messaggio apparso ieri, 11 marzo, sul profilo Instagram dell'artista, lo staff ha comunicato il malore improvviso che ha colpito Loredana Bertè, non nuova a questi eventi. Era accaduto nel maggio scorso durante un ricovero al San Raffaele di Milano. Dall'entourage fanno sapere che questi malesseri sono la conseguenza del suo attuale stato di salute e sono riconducibili al post intervento milanese. Tutto ha inizio il 19 aprile scorso, giorno in cui la Bertè, sempre a causa di un malore improvviso, fu costretta a rinviare l'appuntamento che aveva programmato proprio per ieri 11 marzo, quasi un anno dopo.
"Era già a Roma da ieri e non vedeva l’ora di andare sul palco in questa città che ha un pubblico meraviglioso", si legge nel post. Ma l'improvviso dolore addominale l'ha costretta a rinunciare all'esibizione. Vi daremo notizie a breve". Il post termina con l'annuncio della nuova data: "Sempre al Teatro Brancaccio, il 15 maggio". A meno di 24 ore dal suo ricovero i medici non hanno ancora dato informazioni sulle sue condizioni di salute della cantante.
Quando si è diffusa la notizia del ricovero, in molti sul web hanno cercato che cosa fosse successo e se potesse esserci una correlazione tra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse. In molti hanno però ricordato quando, il 21 marzo del 2021, l'artista calabrese dai microfoni di Radio Kiss Kiss aveva lanciato un anatema nei confronti dei "no vax", mandati da lei senza troppi complimenti a quel paese in un'occasione in cui non c'entrava nulla il vaccino Covid. "Va******lo ai no-vax e alla Juve", aveva scritto dopo Sanremo. Qualche mese più tardi, esattamente il 1° luglio dello stesso anno, con un cinguettio su X, aveva scritto sul vaccino Covid: "Non è solo un vaccino, ma ad oggi è l'unico modo che abbiamo per sconfiggere questo virus e tornare alla vita normale. Più siamo, prima vinciamo e prima ricorderemo questo anno difficile solo come un brutto ricordo".
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