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"Foto di gruppo", il film cortometraggio del regista milanese Tommaso Frangini presentato allo scorso festival di Venezia

Prima visione martedì sera, a Milano al cinema Beltrade, dopo l'esordio al festival del cinema di Venezia. Racconta un weekend trascorso in montagna da cinque amici nella seconda metà dei vent'anni

17 Gennaio 2024

"Foto di gruppo", il cortometraggio del regista milanese Tommaso Frangini presentato allo scorso festival di Venezia

@Filmitalia

Martedì sera, al cinema Beltrade di Milano, è stato proiettato il corto “Foto di gruppo”, del regista milanese Tommaso Frangini. Già presentato allo scorso festival di Venezia, il film racconta un weekend trascorso in montagna da cinque amici nella seconda metà dei vent'anni. Frangini, diplomato alla prestigiosa scuola di regia CalArts di Los Angeles, è anche coautore della sceneggiatura insieme a Teresa Righetti. Nei dialoghi serrati si riconosce il linguaggio tipico dei giovani milanesi di estrazione borghese. Ad esempio, il termine “raga” continuamente ripetuto può dare fastidio agli spettatori della mia generazione, ma è assolutamente realistico, per nulla diverso da come viene usato nelle conversazioni dei nostri figli. L’intento del giovane regista è di cogliere lo stato d’animo di Fede - il padrone dello chalet che ha invitato gli amici a festeggiare il suo compleanno - nel difficile momento di passaggio da studente a uomo adulto. Si viene a sapere che tra pochi giorni andrà a convivere con la sua ragazza. Si apprende anche che ha un lavoro in uno studio importante. Ciò nonostante, Fede è angosciato dal futuro che lo aspetta, percepisce che la prima parte della sua vita è finita e che questo suo compleanno sarà probabilmente l’ultimo in cui si sentirà parte di un gruppo. Mentre il regista ci mostra le vette delle montagne e in sottofondo ci fa ascoltare i discorsi del gruppo di amici, grazie anche alla colonna sonora di Filippo Beretta, la tensione aumenta e l’angoscia di Fede colpisce al cuore lo spettatore. Fede tenta di comunicare quest’angoscia agli amici, fa domande che restano senza risposta, si perdono in mezzo ai discorsi banali, ai pettegolezzi sugli amici che si sposano, alle risate e all’allegria degli altri quattro protagonisti, che sono capaci di essere ancora gruppo, di annientare le proprie individualità o forse di continuare a recitare la propria parte di ragazzi, nonostante siano ormai persone che si affacciano all’età adulta. Perché essere ragazzi e far parte di un gruppo è proprio questo: ciascuno ha un ruolo ben preciso, all’interno del gruppo è qualcuno ben definito, accettato con i propri pregi e i propri difetti. Ma nella vita da adulto tutto è destinato a cambiare, occorre compiere l’opera di formazione, realizzarsi come individuo, soli nel mondo. Ed è proprio l’essere riuscito a trasmetterci questa sensazione di angoscia esistenziale il grande pregio di Tommaso Frangini e del cast (Niccolò Ferrero, Gianluca Zaccaria, Giacomo Martini, Camilla Violante Scheller e Carolina Tomassi). In conclusione, il corto conferma tutte le qualità di un giovane regista da tenere d'occhio. di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia

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